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Silicone al posto della plastica in cucina: quali sono i vantaggi e i rischi

Tessa Gelisiodi Tessa Gelisio   
Silicone al posto della plastica in cucina: quali sono i vantaggi e i rischi

Il silicone può rappresentare una valida alternativa alla plastica, per le necessità in cucina? E, soprattutto, vi sono rischi nel suo utilizzo? Da tempo uso anche strumenti in silicone – come i comodi coperchi elastici, in sostituzione della pellicola per alimenti – ed è più che fisiologico domandarsi non solo se sia sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche sicuro per la salute.

In linea generale, il silicone presenta un impatto ambientale minore rispetto agli utensili in plastica usa e getta, ma anche a quelli riutilizzabili, sebbene rimanga comunque un materiale inquinante se non correttamente smaltito. Ed è anche abbastanza sicuro da usare, rispettando però le indicazioni fornite dal produttore.

Vantaggi e svantaggi del silicone in cucina

Stampi, formine, coperchi, spatole, buste, contenitori e molto altro ancora: non si può dire che, negli ultimi tempi, gli strumenti in silicone non stiano spopolando in cucina. D’altronde, si tratta di un materiale molto malleabile e versatile, duraturo nel tempo e anche facile da pulire. Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa soluzione, anche in relazione alla plastica?

I vantaggi degli utensili in silicone

Innanzitutto, il silicone è certamente un materiale più sostenibile rispetto alla plastica. Infatti:

 

  • non viene ricavato dai derivati del petrolio, bensì dalla lavorazione ad alta temperatura della silice. Appartiene perciò alla famiglia delle gomme e, sebbene la sua produzione non sia certo a impatto zero, è generalmente meno inquinante rispetto alla produzione di plastica;
  • è un materiale decisamente duraturo, resistente anche alle alte temperature, e pertanto si tende a riutilizzarlo a lungo nel tempo, a differenza della già citata plastica;
  • sebbene dei frammenti possono di certo diffondersi nell’ambiente, soprattutto se non si smaltiscono correttamente prodotti in silicone, non produce microplastiche né si degrada in minuscoli pezzetti se sottoposto agli agenti atmosferici.

Dopodiché, presenta un profilo di sicurezza maggiore rispetto ai materiali plastici:

 

  • se di alta qualità, il silicone è un materiale sostanzialmente inerte: non è in grado di rilasciare sostanze contaminanti quando entra in contatto con i cibi. La plastica, invece, a seconda della tipologia e delle modalità di produzione può rilasciare ftalati, PFAS, BPA e altri interferenti endocrini;
  • sempre se di elevata qualità, non disperde sostanze chimiche nemmeno se portato alle alte temperature. È proprio per questo che, normalmente, il silicone può essere utilizzato anche per forni – classici o microonde – dove invece non si possono utilizzare certe tipologie di plastica.

A questi, si aggiungono anche degli altri fondamentali vantaggi, tra cui la facilità di pulizia, l’elasticità del materiale, la resistenza alle torsioni meccaniche e molto altro ancora.

Gli svantaggi degli utensili in silicone

ome facile intuire, gli utensili in silicone presentano anche degli svantaggi, sia generali che in relazione proprio alla plastica. Partendo sempre dal punto di vista ambientale:

 

  • bisogna ricordare che il silicone non è biodegradabile e, quindi, è inquinante se abbandonato nell’ambiente, perché impiega molto tempo a degradarsi;
  • lo smaltimento potrebbe non essere semplice, poiché gli impianti di riciclo del silicone sono ancora pochi, quindi tende a essere conferito con l’indifferenziato;
  • il silicone a buon mercato, o sprovvisto dei relativi marchi CE, potrebbe essere prodotto in modo decisamente inquinante, con l’utilizzo di catalizzatori termici ad alto rilascio di CO2 e metalli pesanti.

Si possono poi considerare altri fattori negativi legati al silicone, come ad esempio:

 

  • la tendenza a trattenere odori o macchie se non lavato correttamente;
  • in quanto materiale morbido, è più soggetto a strappi e tagli;
  • è generalmente più pesante rispetto alla plastica;
  • i prezzi degli utensili in silicone sono più elevati rispetto agli equivalenti plastici.

Quali rischi davvero si corrono usando il silicone in cucina?

Come ho spiegato nei precedenti paragrafi, il silicone è generalmente sicuro per l’uso in cucina, poiché non rilascia contaminanti sugli alimenti, nemmeno alle alte temperature. Eppure, ho posto l’accento sulla qualità del materiale: meno la produzione è attenta, maggiori sono i rischi per la salute.

Un test condotto da Altroconsumo nel 2022 ha rivelato che diversi prodotti in silicone, venduti anche da grandi distributori presenti in Italia, presentano delle criticità da non sottovalutare. Dopo aver analizzato 44 stampi in silicone, l’associazione ha scoperto che a temperature tra i 175 e i 200 gradi:

 

  • solo il 16% non rilascia sostanze contaminanti critiche sui cibi;
  • il 48% rilascia sostanze contaminanti critiche, ma nei limiti considerati accettabili per la salute;
  • il 36% rilascia sostanza contaminanti chimiche ben oltre i limiti considerati accettabili per la salute.

È quindi evidente che le modalità di produzione, e la qualità finale del prodotto, influisca enormemente sui rischi per la salute. Eppure, per i consumatori non è facile comprendere quando un utensile sia effettivamente affidabile. In linea generale, è utile:

 

  • evitare silicone a buon mercato, magari acquistato online da produttori esteri, privo delle opportune indicazioni di legge, come il marchio CE;
  • rispettare le indicazioni di utilizzo riportate sulla confezione o, ancora, tramite le icone serigrafate sullo stesso oggetto in silicone, che devono essere presenti per legge;
  • preferire silicone trasparente o bianco, rispetto a quello colorato, perché se la produzione è di bassa qualità, i coloranti impiegati possono trasferire sostanze chimiche sugli alimenti.

In più, è meglio sempre orientarsi su un principio di precauzione: a temperatura ambiente la gran parte del silicone è completamente sicura. Per questo, è utile impiegarlo per le tante necessità in cucina che non richiedono di scaldarlo, preferendo invece acciaio o vetro per il forno.

In definitiva, il silicone è una valida e più sostenibile alternativa alla plastica, purché scelto di ottima qualità e impiegato seguendo alla perfezione le indicazioni fornite dal produttore.

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Tessa Gelisiodi Tessa Gelisio   
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