Vivere con un pet, tanto amore ma anche responsabilità: il decalogo del proprietario ideale
Possedere o volere un pet non significa solo amarlo o amare l’idea. Fondamentale è anche il possesso responsabile dall’acquisizione alla proprietà
Per le feste è ormai abitudine regalare cani, gatti o altri pet, dal classico coniglietto al pappagallino variopinto al timido criceto. Non sempre questi doni così particolari conoscono, però, un felice destino. Gli animali, ricorda il Ministero della Salute, non sono un pacco dono: “Gli animali sono essere viventi con esigenze, sentimenti ed emozioni e come tali vanno rispettati. Se decidi di prenderne uno, di acquistarlo, adottarlo, ma soprattutto di regalarlo, ricorda: un cucciolo non è un pelouche ma un animale che comporta una responsabilità per tutta la vita”.
Consideriamo, ad esempio, la tipologia di coloro che amano regalare animali per le feste. Chi lo fa sa che, osserva il Ministero della Salute, è una scelta responsabile e consapevole? O considera il destinatario, l’ambiente in cui vivrà, la specie e la razza? È sicuro che un animale regalato a Natale non verrà abbandonato in estate? Sa che nessun animale da compagnia può essere venduto ai minori di 16 anni “senza il consenso esplicito dei genitori o di altre persone che esercitano la responsabilità parentale” ai sensi dell’articolo 6 della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia approvata a Strasburgo il 13 novembre 1987, in vigore dal 1° maggio 1992 e ratificata dall’Italia con la legge n. 201 del 4 novembre 2010 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 3 dicembre dello stesso anno? Prima di optare per l’acquisto è pensa di andare a prendere un cane o un gatto in rifugio per poterli adottare?
ITALIA PAESE DI PET
Secondo il rapporto ASSALCO-Zoomark 2019 su dati Doxa sono 60 milioni e 227 mila i pet presenti nelle famiglie italiane, fra cui 1.3 milioni di rettili, 1.8 milioni di piccoli mammiferi, 7 milioni di cani, 7.3 milioni di gatti, 12.8 milioni di uccelli e 30 milioni di pesci. Il 38,8% delle famiglie italiane possiede un cane e/o un gatto. Il 18,3% possiede un gatto e il 27.1% un gatto, mentre sono il 5,7% gli italiani che vorrebbero prendere con sé e in famiglia un pet.
Tra gli italiani, come emerge dal rapporto, alta è l’attenzione nei confronti dei diritti dei pet. L’81.8% pensa che gli animali da compagnia appartengano al nucleo familiare. A pensarla così il 94.9% dei pet owner, cioè, i possessori di pet. Il 59.5% dei pet owner è, invece, d’accordo con la proposta di inserire gli animali da compagnia nello stato di famiglia e rilevarli nel censimento Istat. Il riferimento è alla proposta di legge, in iter, firmataria l’onorevole Vittoria Michela Vittoria Brambilla e racchiudente Disposizioni concernenti l'indicazione degli animali di affezione nelle certificazioni anagrafiche.
L’81.6% degli italiani pensa, quindi, che gli animali da compagnia siano creature capaci di provare emozioni e affetto per i proprietari. Il 73.6% è, invece, d’accordo con la possibilità che gli animali da compagnia vengano tutelati dalla Costituzione italiana. L’87.2% dei pet owner considera utile potenziare l’anagrafe degli animali d’affezione sia per poter rintracciare gli animali smarriti che per tenere sotto controllo il fenomeno dell’abbandono. Quanto all’accesso ai luoghi pubblici e ai mezzi di trasporto, il 55.3% considera eccessive le restrizioni, mentre il 71.3% chiede una modifica alle leggi vigenti.
L’aliquota IVA al 22% per prestazioni veterinarie, farmaci e cibo per gli animali è considerata troppo alta e pari a quella di un bene di lusso. Il 54,5% sa, ad esempio, che pet food e cure veterinarie sono tassate al 22% tanto che fra costoro il 74.9% è favorevole a misure di agevolazione come, ad esempio, la riduzione dell’IVA sugli alimenti. Di questa tassazione tra coloro che possiedono un cane e/o un gatto ne è a conoscenza il 61.8% con l’84.1 % di questi proprietari favorevoli a misure di agevolazione.
ITALIANI BRAVI PROPRIETARI?
Che proprietari sono gli italiani? Sono consapevoli dell’impegno. Prima dell’ingresso in famiglia, emerge dal rapporto, fra coloro che desiderano un cane il 30.7% valuta lo stile di vita, il 48.7% gli spazi e l’11.9% i costi. Fra coloro che desiderano, invece, un gatto il 35.7% valuta lo stile di vita, il 35.7% gli spazi e il 17.9% i costi. Gli italiani sono anche diligenti nei confronti degli aspetti burocratici: l’87.1% dei proprietari di cani provvede, essendo obbligatorie, all’identificazione dell’animale tramite microchip e alla registrazione all’anagrafe di riferimento. Lo stesso fa il 54.6% di coloro che possiedono un gatto, anche se la cosa non è obbligatoria.
Quanto alla salute, il 63.4% di coloro che possiedono un cane fa visitare l’animale dal veterinario una o due volte l’anno, con il 99.4% che fa effettuare le vaccinazioni richieste. Fra i possessori di gatti sono il 64.3% coloro che fanno visitare l’animale una o due volte l’anno, con l’87.6% che fa effetture le vaccinazioni richieste. Per quanto riguarda l’alimentazione usano pet industriale scegliendo un’alimentazione sicura e bilanciata il 76.1% di chi possiede un cane e il 90.0% di chi possiede un gatto. Anche il gioco è considerato importante: fanno, infatti, fare esercizio al proprio animale o giocano con lui tutti i giorni il 61.0% di chi possiede un cane e il 63.2% di chi ha un gatto. Infine, s’impegnano al rispetto delle regole alla base di un’educata convivenza il 71.6% dei proprietari di un cane e il 47.6% di quelli di un gatto.
IL DECALOGO DEL PROPRIETARIO IDEALE
Vivere con un pet non è solo tanto amore, ma anche responsabilità. Il rapporto ASSALCO-Zoomark contiene in tal senso un decalogo per i proprietari su pet e possesso responsabile realizzato in collaborazione con ANMVI, l’associazione nazionale dei medici veterinari italiani. Il possesso responsabile è a sua volta in due fasi: l’acquisizione responsabile e la proprietà responsabile.
L’acquisizione responsabile è in quattro punti.
Essere consapevoli che si sta prendendo un impegno a lungo termine
Accogliere un pet implica la disponibilità a prendersene cura per tutta la sua vita.
Scegliere con la testa
È importante verificare a priori che le esigenze del pet siano in linea con lo spazio abitativo, lo stile di vita e le esigenze della famiglia in cui verrà accolto.
Accertare la provenienza del pet
Sia che si tratti di adozione sia di acquisto è fondamentale rivolgersi a professionisti e strutture autorizzate per fare sì che il benessere del pet sia sempre la priorità ed evitare il rischio di incappare in allevatori improvvisati o traffici illegali.
Identificare l’animale d’affezione a norma di legge
È dovere del proprietario registrare i propri animali d’affezione nei registri stabiliti, fornendo tempestivamente tutti gli aggiornamenti su eventuali passaggi di proprietà, trasferimenti o decessi ecc.
La proprietà responsabile è, invece, in sei punti.
Prendersi cura della salute
Garantire una corretta profilassi e assistenza sanitaria per l’intera vita dell’animale da affezione con il supporto di un medico veterinario è un dovere imprescindibile.
Educare alla convivenza
Educare i pet a situazioni “sociali” è un passaggio chiave per facilitare il loro benessere e il benessere degli altri animali e delle altre persone.
Rispetto degli altri e degli spazi (custodia, rumori, raccolta deiezioni…)
Dal dovere di custodia all’evitare rumori molesti al raccogliere le deiezioni: è dovere del proprietario prevenire disagi o problematiche che il pet può arrecare ad altre persone, animali e all’ambiente.
Far fare esercizio fisico e fornire stimoli intellettuali
Esercizio fisico e stimoli mentali adeguati all’età, alla razza e allo stato di salute sono importanti per il benessere del pet.
Fornire un’alimentazione bilanciata e nutriente
Buona salute e lunga vita dipendono, in buona misura, dall’alimentazione e dalle cure mediche. La scelta di un alimento completo e bilanciato prodotto dall’industria ed i consigli del veterinario sono una garanzia di benessere per il proprio animale.
Gestire gli imprevisti
Impegno, senso di responsabilità e attenzione non sempre bastano a tutelarsi dagli imprevisti. A tale proposito, si può valutare la stipula di una polizza assicurativa.
Abbiamo parlato di:
Ministero della Salute Website | Twitter | Facebook | Instagram | YouTube
Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia Testo
Legge 4 novembre 2010 n. 201 Testo
ASSALCO – Associazione Nazionale Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia Website
Zoomark International Website | Twitter | Facebook | YouTube | LinkedIn
Doxa – Ricerche e Analisi di Mercato Website | Twitter | Facebook | LinkedIn
Istat – Istituto Italiano di Statistica Website | Twitter | Instagram | Pinterest | Flickr | YouTube | LinkedIn
Disposizioni concernenti l’indicazione degli animali di affezione nelle certificazioni anagrafiche Testo
ANMVI – Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani Website | Facebook | YouTube