Case più calde in inverno e più fresche d’estate, ecco le rivoluzionarie tegole adattive che taglieranno i costi della bolletta
I dispositivi, che si adattano grazie ad un motore a cera - che non necessita pertanto alcun tipo di alimentazione elettrica - risultano estremamente efficienti nella termoregolazione passiva
I cambiamenti climatici in corso, e i continui aumenti del costo dell’energia, nei prossimi anni porteranno milioni di famiglie a prendere decisioni importanti, e non sempre indolore. Risparmiare denaro, soffrendo per il caldo estivo e per il freddo invernale, o destinare un budget sempre maggiore per la climatizzazione della propria abitazione? Grazie a delle “tegole adattive”, azionate da motore a cera, un team di ricercatori dell’UC Santa Barbara sostiene si potrà tagliare di 3,1 volte il consumo energetico per il raffreddamento e di 2,6 volte quello per il riscaldamento. Charlie Xiao, Elliot Hawkes e Bolin Liao, i tre ricercatori che hanno condotto la sperimentazione sul nuovo sistema di termoregolazione passiva, spiegano che le loro tegole sono in grado di modificare le proprie caratteristiche finisce in base alle condizioni climatiche esterne.

Come funzionano le tegole adattive
Ogni modulo è dotato di sei lamelle in grado di abbassarsi o sollevarsi a seconda della variazione termica. Quando le lamelle sono chiuse la loro superficie esterna - rivestita di alluminio cromato - risulta essere di colore completamente nero, e dunque in grado di assorbire calore (riducendo la rifrazione infrarossa) e restituirlo all’ambiente sottostante. Quando la temperatura supera i 18 gradi, tuttavia, avviene qualcosa di inaspettato. Il motore, che al suo interno contiene cera, diventa liquido e dilatandosi crea pressione sufficiente a muovere dei pistoni che a loro volta aprono le lamelle. La superficie inizialmente nera lascia a questo punto affiorare uno strato bianco che riflette la luce solare ed impedisce al calore di passare nell’edificio.

“Siamo riusciti ad ottenere un comportamento di commutazione molto prevedibile - ha spiegato Xiao - che funziona all’interno di una banda molto ristretta”. Allo stato attuale il dispositivo sviluppato da Xiao, Hawkes e Liao è ancora “concettuale”. Non è da escludere tuttavia che privati possano interessarsi all’idea così da sovvenzionarla per poi avviarne la produzione e successivamente commercializzarlo. “Il dispositivo - conclude Hawkes - potrebbe ricoprire in futuro un ruolo estremamente importante nell’abbattimento dei costi energetici degli edifici”.
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