Così le seconde case inutilizzate rinascono con il turismo. L'idea di cinque giovani imprenditori
La società “Estay insieme” ha creato una offerta di alloggi turistici sfruttando gli immobili già presenti in tutto il territorio della Sardegna, gestendo principalmente seconde case o strutture ricettive già esistenti
“Vengo da un’isola che confina a nord con il cielo, a sud con il mare, a est con l’alba e a ovest col tramonto” (Andrea Melis). La Sardegna è il regno del lentisco, delle onde del mare che modellano le coste, dei graniti, dei fiori selvatici, del maestrale. E’ una terra antica, dove il silenzio e la quiete raccontano di un passato ricco di segreti. Nella storia recente, la regione è diventata l’Isola delle vacanze. Vicino (a volte troppo) alle coste sono sorti alberghi, camping e bed&breakfast, ma anche case abitate solo in certi periodi dell’anno. E’ proprio in quest’ultimo segmento che un gruppo di giovani ha deciso di realizzare il suo business, senza distruggere, senza violentare il territorio. Una scelta rispettosa dell’ambiente quella di Nicola Sabiu (33 anni), Enrico Bertini (27 anni), Giovanni Molinari (33 anni), Giada Orrù (27 anni) e Michelangelo Soru (28 anni).
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Sardegna, le seconde case diventano business
I primi tre ragazzi hanno accresciuto la loro professionalità prima frequentando il Master 5 star hotel management al Forte Village, poi lavorando per alcune importanti catene alberghiere. “Alla fine dell’esperienza lavorativa, dopo la partecipazione ad una fiera dell’extra-alberghiero, si sono innamorati del settore e hanno iniziato a sviluppare un’idea di attività di property management”, ha spiegato Michelangelo Soru. Un incontro fortunato. “Quando Sabiu, Bertini e Molinari stavano maturando le loro esperienze, mia moglie ed io gestivamo una proprietà a Cagliari che commercializzavamo su Airbnb (un portale online che mette in contatto con i clienti persone che dispongono di uno spazio extra da affittare ndr)”. Si sono appassionati al settore, hanno deciso di farne un lavoro. “Abbiamo creato una società e iniziato a cercare proprietà da gestire fino a quando casualmente abbiamo incontrato ad una fiera qui a Cagliari gli altri 3, con i quali abbiamo deciso di unire le forze: il 22/06/2018 nasce Estay insieme”.
Il secondo passo, segno dei tempi, è la creazione di estay.it e booking.estay.it. La prima pagina web è dedicata ai proprietari: “Spieghiamo come lavoriamo e presentiamo i nostri due prodotti: gestione completa e gestione online”, chiarisce l’imprenditore; la seconda è riservata ai turisti: “Possono prenotare le proprietà direttamente. Oltre a questo booking Engine commercializziamo sui principali portali online quali: Airbnb, Booking, Homeaway, Expedia”. Al momento, l’agenzia è presente con una sede a Cagliari che funge anche da ufficio e concierge per gli ospiti. Gli immobili sono sparsi tra Cagliari/hinterland e Sud Sardegna. “Affittiamo a Pula, Santa Margherita, Tuerredda, Villasimius, Costa Rei, Cala Sinzias, Capitana, Torre delle Stelle. Presto saremo in grado di offrire la nostra professionalità anche nel nord Sardegna, pensiamo di allargare la nostra attività nell’area di Olbia”.
Il gruppo sta valutando la possibilità di operare anche nella costa occidentale dell’Isola. “Per il futuro vorremmo coprire tutta la Sardegna comprese le zone più in difficoltà, nella speranza di essere promotori della valorizzazione delle zone interne e della costa occidentale, che, si sa, faticano a diventare destinazioni turistiche forti”, dice Soru. In Sardegna più di una casa su quattro è vuota, e con 261.120 alloggi non abitati l'Isola è all'ottavo posto in Italia. È quanto è emerso da un'analisi di Solo Affitti, rete immobiliare specializzata nella locazione. “Il problema non è che i sardi pensano di avere il mare più bello del mondo… il problema è che forse hanno ragione” (Fabrizio Caramagna).