Il pianeta si sta trasformando in una camera a gas, livelli di CO2 doppi rispetto all’età preindustriale
I lockdown imposti dall’emergenza Covid non hanno avuto effetti duraturi. Quest’anno l’atmosfera terrestre sfiorerà livelli di emissioni che erano presenti sul pianeta soltanto 4 milioni di anni fa
Le attività umane stanno trasformando il pianeta Terra in una immensa camera a gas. Benché l’anno appena concluso abbia fatto segnare dei lievi miglioramenti, in fatto di emissioni di gas serra come la CO2, gli esperti prevedono per i prossimi mesi un aggravarsi della situazione. Stando a quanto riportato sull’ultimo bollettino dek MetOffice britannico, il servizio meteorologico del Regno Unito, le emissioni di anidride carbonica sono infatti inesorabilmente destinate ad aumentare, fino a raggiungere livelli pari a 417 parti per milione. Si tratta di un dato che andrebbe preso molto seriamente, perché superiore del 50 per cento rispetto a quello noto dell'età preindustriale, quando la CO2 toccava appena le 278 ppm. Le conseguenze non sono prevedibili, ma saranno probabilmente evidenti su tutto il Pianeta. L’ultima volta che le emissioni di anidride carbonica hanno superato la soglia delle 400 ppm è stato 4 milioni di anni fa, quando la temperatura media sulla Terra era in media superiore di circa 3 °C e il livello dei mari era molto più alto.
L'aumento delle emissioni è dovuto principalmente all’utilizzo dei combustibili fossili, e alla contestuale riduzione delle aree verdi presenti sul pianeta. La deforestazione sembra ormai un qualcosa di incontrollabile, eppure sono gli ambienti naturali come le foreste e gli oceani a garantire il contenimento delle emissioni di CO2. Quest’anno, grazie agli effetti della Niña, fenomeno meteorologico che provoca il raffreddamento della temperatura delle acque superficiali dell'Oceano Pacifico equatoriale, e al conseguente aumento della piovosità nelle regioni tropicali, gli esperti prevedono per nostra fortuna una temporanea crescita della foresta tropicale. Tutto ciò aiuterà a contenere i livelli delle emissioni CO2 prodotte dalle attività umana, ma sarà un aiuto temporaneo incapace di cancellare l’emergenza. E’ fondamentale che i governi continuino a “lavorare sulle politiche per la riduzione delle emissioni - evidenzia Grant Allen, scienziato dell'università di Manchester - così da raggiungere un equilibrio tra quanto emettiamo e quanto il Pianeta può assorbire”.
I continui lockdown imposti a seguito dell’emergenza Covid hanno certamente portato dei benefici, ma da soli non bastano ad invertire la rotta intrapresa dall’umanità. Il problema della CO2 è la sua capacità di persistere nell'atmosfera anche per migliaia di anni. “Le emissioni annuali si aggiungono a quelle dell'anno precedente - spiega Richard Betts, responsabile del team del Met Office - per questo i livelli di CO2 continuano ad aumentare”. I vari governi hanno imposto dei lockdown più o meno lunghi, permettendoci di assistere ad un crollo dell’anidride carbonica in atmosfera del 7 per cento rispetto agli anni precedenti. Questo però non basta a risolvere l’attuale emergenza. Oggi, infatti, il livello dei gas è nuovamente paragonabile a quello pre-covid.
Il rapporto del MetOffice