I frutti che contribuiscono a combattere il cambiamento climatico: come ridurre della metà il consumo d'acqua

Pesche, susine e albicocche possono aiutare a combattere le conseguenze dannose delle variazioni del clima riducendo della metà il consumo di acqua di irrigazione: è quanto dicono le ricerche svolte sul campo da Apo Conerpo

Susine contro il cambiamento climatico (Ansa)
Susine contro il cambiamento climatico (Ansa)
TiscaliNews

A volte anche la frutta può contribuire a combattere i cambiamenti climatici. Pesche, susine e albicocche possono aiutare a combattere le conseguenze dannose delle variazioni del clima riducendo della metà il consumo di acqua di irrigazione: è quanto dicono le ricerche svolte sul campo da Apo Conerpo, che detiene la leadership tra le organizzazioni di produttori ortofrutticoli d'Europa. 

Metà del consumo di acqua in meno

Grazie alle buone pratiche agronomiche promosse - si spiega - è possibile produrre frutta estiva di alta qualità utilizzando fino al 50% di acqua in meno, contenendo la spesa energetica per i carburanti, riducendo del 60% l'anidride carbonica prodotta dal processo di coltivazione e, immobilizzando centinaia di migliaia di tonnellate di CO2.

Pesche (Ansa)

"A torto la frutticoltura - commenta Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo - è sempre più spesso additata come una causa del problema, accusata di sprecare acqua, di inquinare l'ambiente con i fitofarmaci e di impoverire la terra.

La produzione integrata

Da oltre 20 anni Apo Conerpo utilizza il modello della produzione integrata, un insieme di pratiche agronomiche che consente di ridurre e razionalizzare l'impiego di mezzi chimici, applicare metodi a basso impatto ambientale e al contempo ottenere prodotti di elevata qualità. Oggi nei frutteti vengono messe in opera tecniche specifiche che permettono di essere ancora più virtuosi sul fronte del risparmio idrico e della riduzione delle emissioni di gas clima-alteranti, risparmiando nel contempo energia, carburante e fitofarmaci. Le drupacee, pesche, nettarine, albicocche e susine, rappresentano un ottimo esempio dei risultati di questo impegno".