“M’illumino di meno” tutto l’anno: l’idea diventata fenomeno internazionale: il decalogo risparmia energia
Spegnere le luci, rinunciare all'auto, piantare alberi, condividere i consumi. Sono alcune delle azioni del Decalogo proposto dal programma Caterpillar
È sorprendente come l’idea nata durante il programma radiofonico Caterpillar, condotto da Filippo Solibello Massimo Cirri, di Radio 2, in venti anni si sia diffusa tanto da fare aderire organismi internazionale. La campagna M'illumino di Meno è infatti diventata con voto unanime del Parlamento Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili e la difesa dell’ambiente è entrata nella Costituzione della Repubblica. Oggi aderiscono oltre 500 comuni dell’Anci, il Senato, Pazzo Chigi, il Quirinale ma anche il Parlamento Europeo.
L’origine della giornata
Era il 16 febbraio del 2005 quando il programma di Rai Radio2 chiedeva agli ascoltatori di spegnere simbolicamente, per un po', le luci non indispensabili, di compiere un gesto di risparmio o di efficienza energetica – soprattutto cambiando le lampadine a incandescenza con quelle a basso consumo – e di riflettere sull'uso dell'energia. L’occasione era data dal giorno di entrata in vigore del Protocollo di Kyoto: l'umanità si interrogava sul proprio futuro come specie ma l'energia fotovoltaica ed eolica erano un progetto più che una realtà e limitare l'uso dei combustibili fossili sembrava quasi inconcepibile. Da allora M'illumino di Meno ha continuato a coinvolgere in una festa dell'ambiente chi aveva voglia di cambiare. Senza retorica ma dando consigli concreti.
Il decalogo
Il decalogo di “M'illumino di meno”, invita al primo punto spegnere e far spegnere le luci di casa, dell'ufficio, del condominio e del Comune. Una cena antispreco a lume di candela è la seconda azione proposta, con ricette svuota-frigo e alimenti a basso impatto ambientale.
Al terzo punto c'è la rinuncia per un giorno all'auto, con la scelta di camminare, pedalare, usare i mezzi pubblici o la mobilità condivisa. La quarta azione del Decalogo è organizzare attività di sensibilizzazione sui temi dell'efficienza energetica e della crisi climatica: parlarne con gli studenti, con i colleghi, con i clienti. Al quinto punto c'è piantare alberi, piantine e fiori, ottimi strumenti per combattere il cambiamento climatico. Al sesto fare economia circolare, rimettendo in circolo gli oggetti che non si usano più, per esempio con uno 'swap party' (una festa in cui ci si scambiano gli oggetti). La settima azione proposta è condividere un'attività energivora, come il viaggio in auto o il wi-fi, per ridurre i consumi e ottimizzare le risorse.
All'ottavo punto c'è organizzare un evento non energivoro, come un concerto unplugged, una sessione di allenamento a luci ridotte, una serata di osservazione astronomica. La nona azione proposta è fare efficientamento energetico, come sbrinare il frigo o applicare un rompigetto ai rubinetti. Decima e ultima azione è abbassare il riscaldamento, indossando abiti più pesanti.