I lampioni a led sono nemici degli insetti notturni: riducono le popolazioni del 50 per cento
Ma per salvaguardare molti di questi insetti, essenziali per l’impollinazione, esistono soluzioni alternative

Gli impatti negativi dell’inquinamento luminoso sugli insetti, comprese le falene, che forniscono fonti di cibo essenziali per molte specie animali e sono importanti impollinatori, sono ben noti, ma secondo il nuovo studio “Street lighting has detrimental impacts on local insect populations”, pubblicato su Science Advances da un team di ricercatori di UK Centre for Ecology & Hydrology (UKCEH), università di Newcastle e Butterfly Conservation, «Per le popolazioni di insetti i lampioni a led “ecologici” sono ancora più dannosi rispetto alle tradizionali lampadine al sodio che stanno sostituendo».
Si tratta della prima indagine sugli effetti delle luci led per esterni sulle popolazioni di insetti in condizioni “mondo reale” e gli studi sul campo hanno rilevato che «L’abbondanza di bruchi di falena nelle siepi sotto i lampioni a led era del 52% inferiore rispetto alle aree vicine non illuminate. Questo rispetto a un’abbondanza inferiore del 41% nelle siepi illuminate da luci al sodio».
Anche tra l’erba, «Il numero di bruchi di falena vicino ai led era inferiore di un terzo rispetto alle aree non illuminate, mentre le luci al sodio avevano scarso effetto sull’abbondanza in questo habitat».
All’ UKCEH ricordano che «Quasi tutte le ricerche precedenti sull’inquinamento luminoso si sono concentrate sugli insetti adulti, ma lo studio dei bruchi, che sono molto meno mobili, consente ai ricercatori di ottenere stime più precise degli impatti dell’illuminazione stradale sulle popolazioni locali». Gli autori dello studio aggiungono che «La grande diversità di falene significa che sono ampiamente rappresentative degli insetti notturni, con eventuali impatti negativi di una minaccia che potrebbe essere sperimentata anche da altre specie».
Il principale autore dello studio, Douglas Boyes dell’UKCEH, negli ultimi tre anni ha passato più di 400 ore a campionare i bruchi lungo i bordi delle strade in un totale di 55 siti illuminati e non illuminati nella valle del Tamigi e ora dice che «Gli effetti osservati – sull’abbondanza locale, sullo sviluppo e sul comportamento alimentare – sono stati più pronunciati per i led bianchi rispetto alle tradizionali lampade al sodio gialle. La diffusione in rapida crescita delle luci a led, che sono spesso molto più luminose in quanto sono così efficienti dal punto di vista energetico ed economiche da gestire, è probabile che aumenti gli impatti negativi dell’inquinamento luminoso sugli insetti. Si prevede che questo avrà effetti a catena su altre specie, inclusi insetti predatori, ricci e uccelli canori, che hanno bisogno di trovare centinaia di bruchi al giorno per nutrire se stessi e i loro piccoli».
Un altro autore dello studio, Richard Fox di Butterfly Conservation, fa notare che «L’abbondanza totale di falene in Gran Bretagna è diminuita di un terzo negli ultimi 50 anni. Comprendere e invertire le cause di questo preoccupante declino è per noi una priorità assoluta. Questa ricerca fornisce una visione fondamentale degli impatti negativi dei lampioni stradali sulle popolazioni di falene».
Boyes sottolinea che « Se gli insetti sono in difficoltà – come crediamo che siano, e abbiamo prove a sostegno di ciò – forse dovremmo fare tutto il possibile per ridurre queste influenze negative. L’introduzione di luci a led offre alle autorità locali l’opportunità di ridurre al minimo gli impatti negativi dei lampioni stradali sulle popolazioni di insetti a un costo marginale. ” led possono essere modificati molto più facilmente rispetto alle lampade al sodio, ad esempio riducendo la loro intensità attraverso l’oscuramento e utilizzando filtri per bloccare le lunghezze d’onda blu della luce che sono più dannose per gli insetti».
Darren Evans della Newcastle University, coautore dello studio, aggiunge: «L’inquinamento luminoso è una delle poche cause di perdita di biodiversità che ha soluzioni facili. In definitiva, abbiamo bisogno di un equilibrio tra la protezione della sicurezza pubblica e della fauna selvatica, assicurando che l’illuminazione sia ben progettata, lontana da habitat importanti e che resti accesa per tempi limitati».
Gli autori dello studio sospettano che «La sorprendente differenza nell’abbondanza di bruchi possa essere dovuta al fatto che le femmine di falena depongono meno uova in habitat illuminati dai lampioni stradali» ma concludono che «Sono necessarie ulteriori ricerche per confermarlo».