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La casa del futuro? Respira e fa risparmiare. Il progetto pilota unico al mondo è italiano. L'intervista

Risponde agli obiettivi di decarbonizzazione europei, permette di abbattere di quattro volte la CO2 emessa e costa quanto un cappuccino al giorno. Parla l'architetto Stefano Baretti che l'ha progettata

Stefania Divertitodi Stefania Divertito   
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Immagina di vivere in una casa situata a 1200 metri di altitudine, anche se sei in pianura o in una afosa e caotica città. Chiudi la porta di ingresso e ti ritrovi in una abitazione immersa nella tranquillità delle montagne, dove l’aria è pura, e il costo della vita è incredibilmente basso. Come un cappuccino, a soli 2 euro al giorno. È la casa del futuro, così come lo dovrebbe essere nel 2050 secondo gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall'Unione Europea.

RefIT.eu è il progetto pilota nato dallo studio Nomos dell’architetto Stefano Baretti, che nella videointervista concessa a Tiscali Ambiente spiega come potrebbe funzionare mostrando l'appartamento in tutti i dettagli. In sostanza la casa respira h24, giorno e notte, grazie a filtri che abbattono completamente le polveri sottili, controllano la temperatura e l'umidità. Qualsiasi temperatura possa esserci al di fuori. Tutti i tipi di appartamenti possono essere adeguati con questo sistema, sia che si viva in condominio piccolo o grande e, ovviamente, se la casa è indipendente. 

«Questo sistema si monta in autonomia, senza chiedere deliberazoni alle assemblee condominiali, come se si possedesse un appartamento degli anni Sessanta o Settanta e lo si volesse ristrutturare completamente», spiega l'architetto e ingegnere Baretti. 

«Non è un progetto elitario, ma è alla portata di tutti, certo c'è un costo in più rispetto a una ristrutturazione dove non ci si cura delle prestazioni energetiche, c'è un delta in più, ma che è misurabile in poche percentuali rispetto al costo standard di una ristrutturazione completa. E non è affatto elitario». 

Sì alla riqualificazione, no a nuove costruzioni

L'italia ha un patrimonio edlizio vetusto: almeno 30 milioni di unità abitative sono degli anni Sessanta e Settanta, e per mantenere il loro valore immobiliare hanno bisogno di essere qualificate, quindi è una grande opportunità per il mercato italiano e per tutta la filiera. «Dati alla mano - spiega l'ideatore del progetto - in un appartamento così riqualificato viene abbattuta di quattro volte la CO2 emessa. Non solo, ma riqualificando e non costruendo ex novo altri edifici si risparmia anche sulla CO2 di tutto il processo necessario per la filiera dell'edilizia, cemento armato, calcestruzzo, trasporto eccetera. Stiamo lavorando a livello universitario per poter quantificare questo importante risparmio», conclude l'architetto Baretti. 

Il protocollo applicato è “Passive House”, un elevato standard di costruzione che viene perseguito attraverso l’isolamento termico, l’impiego di finestre ad alte prestazioni, l’eliminazione dei ponti termici, l’elevata tenuta all’aria e la ventilazione meccanica e controllata con recuperatori di calore ad alta efficienza. 

Un risparmio per la bolletta e le tasche

Completano il progetto “RefIT.eu” l’adozione di tecnologie IOT che consentono di monitorare e ottimizzare i parametri indoor quali temperatura, umidità e concentrazione Co2 e qualità dell’aria, assicurando un ambiente salubre e confortevole. Realizzata con materiali ecocompatibili e dotata di ventilazione meccanica controllata, è autonoma rispetto agli impianti centralizzati condominiali e con l’implementazione dei pannelli fotovoltaici, è progettata per produrre più energia di quella che consuma.

I proprietari che scelgono di riqualificare il proprio appartamento possono ambire ad una riduzione dei consumi energetici fino al 90%. Ciò significa che le spese per il riscaldamento e il raffrescamento possono essere ridotte al solo 10% rispetto a quelle di un’abitazione tradizionale.

 

 

 

Si tratta del progetto pilota, primo al mondo, di applicazione del protocollo “EnerPhit Unit del Passive House Institute” per la riqualificazione di un singolo appartamento posto all’interno di un edificio esistente. Questo approccio innovativo garantisce un impareggiabile confort dell’abitare e, al contempo, una riduzione drastica delle spese per i consumi energetici, staccandosi completamente dalle spese condominiali per riscaldamento e raffrescamento. Una delle caratteristiche più sorprendenti di questa ristrutturazione è lo stop alle bollette stratosferiche permettendo una drastica riduzione delle spese. Grazie a tecnologie avanzate e soluzioni sostenibili, le spese sono ridotte del 90% rispetto a un’abitazione tradizionale. La spesa dei consumi energetici è solo di 2 euro al giorno. Una delle innovazioni più importanti di RefIT.eu è la sicurezza di vivere all’interno di una casa anti inquinamento. Grazie all’installazione di appositi filtri viene del tutto evitato l’ingresso all’interno dell’abitazione delle polveri sottili. Questi filtri, che rendono sostanzialmente l’aria “leggerissima”, garantiscono un ambiente interno sano e privo di inquinamento, proteggendo la salute di chi ci abita. L’aria che si respira all’interno dell’abitazione è paragonabile a quella pura che si trova a 1200 metri d’altezza.

Stefania Divertitodi Stefania Divertito   
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