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Gli impollinatori, la biodiversità e lo sviluppo sostenibile vanno di pari passo

Un nuovo documento programmatico pone l’accento sulla relazione cruciale tra gli insetti impollinatori e gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite.

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Foto Shutterstock
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Un documento programmatico (Pdf) pubblicato dal progetto Safeguard, finanziato dall’UE, evidenzia l’importanza degli impollinatori per gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU e viceversa. Il documento è stato rilasciato nell’ambito della 15ª Conferenza delle parti della convenzione sulla diversità biologica dell’ONU tenutasi a Montréal, in Canada, dal 7 al 19 dicembre 2022.

Come riferito in un articolo pubblicato su «Newswise», il documento è stato distribuito in occasione di un evento collaterale della Conferenza sulla biodiversità dell’ONU ed è stato presentato presso lo stand della Commissione europea. L’evento collaterale «Tutela degli impollinatori: rafforzare le politiche, lo scambio di conoscenze e l’impegno» si è tenuto il 10 dicembre e ha posto l’accento sui progetti e sulle iniziative, sia in corso che nuovi, relativi agli impollinatori che sostengono l’attuazione dell’Iniziativa internazionale sugli impollinatori.

Le api, le farfalle e gli altri impollinatori sono essenziali per la sopravvivenza della specie umana e per gli ecosistemi terrestri del pianeta. In parole povere, non possiamo vivere senza di loro. Come parte degli sforzi profusi da Safeguard per aiutare l’Europa a invertire il processo di perdita dei propri impollinatori selvatici, il documento programmatico ne evidenzia il ruolo essenziale nel conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile mediante raccomandazioni basate sulla ricerca.

Impollinatori, fame nel mondo e vita sulla Terra

Il documento programmatico presenta i risultati di un esercizio di elicitazione che coinvolge un gruppo di 17 esperti provenienti da tutto il mondo. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile sono stati ponderati in base alla loro rilevanza per la società. Il documento contiene inoltre cinque raccomandazioni di cui tenere conto per la formulazione di politiche a sostegno degli impollinatori e per il conseguimento degli OSS. All’interno delle sue raccomandazioni, il team del progetto Safeguard esorta i responsabili delle politiche a rendere sinergiche le proprie strategie per gli impollinatori, la biodiversità e gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Suggerisce che gli impollinatori dovrebbero essere inclusi come elemento cruciale della produzione agricola nelle politiche per l’obiettivo di sviluppo sostenibile 2 (fame zero) che concentra l’attenzione sull’eliminazione della fame e della malnutrizione in tutto il mondo entro il 2030. Propone inoltre che le politiche intese al ripristino degli ecosistemi terrestri (OSS 15, la vita sulla terra) «sostengano azioni concrete al fine di proteggere e rafforzare diversi gruppi di impollinatori». Vengono anche fornite informazioni approfondite sulla relazione tra impollinatori e obiettivi di sviluppo sostenibile precisi, nonché i relativi obiettivi specifici fondamentali.

Come riportato nel documento, gli insetti impollinatori «svolgono un ruolo cruciale nella vita sulla terra (OSS 15) e per la fame zero (OSS 2). Sono inoltre legati a 58 obiettivi specifici su 169 in 14 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile». Sottolineando la relazione reciproca tra impollinatori e obiettivi di sviluppo sostenibile, il documento osserva: «Gli impollinatori contribuiscono ad almeno sette dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, mentre 11 OSS su 17 esercitano un impatto diretto sugli impollinatori.» Infine è importante sottolineare che gli impollinatori, oltre all’OSS 2 e all’OSS 15, contribuiscono anche ad altri obiettivi di sviluppo sostenibile «in modi inattesi». Ad esempio, forniscono un contributo al conseguimento di acqua pulita e igiene (OSS 6) aiutando a mantenere e a ripristinare comunità vegetali sane in ecosistemi legati all’acqua. Contribuiscono inoltre a mitigare la povertà (OSS 1) grazie al loro ruolo di diversificazione dei flussi di reddito mediante l’apicoltura e l’aumento delle rese. Aumentando la nostra comprensione dei fattori che incidono sul calo degli impollinatori, e delle modalità attraverso cui ciò si ripercuote sull’ambiente, l’economia e la società, Safeguard (Safeguarding European wild pollinators) si propone di svolgere un importante ruolo nell’invertire il processo di perdita di impollinatori selvatici in Europa. Il progetto terminerà a dicembre 2025.

A cura di Cordis

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