A Roma è emergenza per l'abbattimento dei pini. Italia Nostra chiede aiuto all'UNESCO
Nonostante le proteste dei cittadini e delle associazioni ambientaliste, il Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale prosegue con la sua linea dura
Roma sotto assedio: i pini secolari cadono uno dopo l'altro sotto i colpi delle motoseghe del Campidoglio. Nonostante le proteste dei cittadini e delle associazioni ambientaliste, il Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale prosegue con la sua linea dura, decretando l'abbattimento di pini, grandi alberi e qualsiasi esemplare che presenti difetti o venga ritenuto giunto alla fine del suo ciclo vitale.
Gli appelli rimangono lettera morta, intanto i pini spariscono
Un'ecatombe silenziosa che ha colpito duramente le ville storiche della città e che ha raggiunto il suo apice con i recenti abbattimenti al Pincio e a Villa Sciarra. Dove, solo due settimane fa, altri tre pini monumentali sono stati estirpati, così come un possente leccio centenario che ornava l'ingresso di Via Caldarelli. Italia Nostra, sezione di Roma, denuncia con forza questa "emergenza culturale" che l'amministrazione comunale sembra non voler affrontare. "L'assessora Murro tira dritto - afferma l'associazione in una nota - ignorando le suppliche di cittadini addolorati e indignati che hanno tentato di tutto per salvare gli alberi: appelli, accessi agli atti, lettere, diffide, richieste di visionare le perizie che condannano i pini alla morte".
Ma di fronte agli appelli, l'amministrazione resta impassibile. Viola i divieti che vietano gli abbattimenti nei periodi primaverili (aprile-giugno), ignora il Regolamento del Verde che impone perizie accurate prima di ogni intervento e nega qualsiasi possibilità di dialogo. Non solo. Italia Nostra teme che la stessa sorte toccherà ad altri migliaia di pini, senza che si proceda, come invece previsto dalla legge, alla loro cura con endoterapia. Un trattamento che potrebbe salvarli dall'infestazione da Toumeyella parvicornis, per la quale è finalmente in arrivo l'antagonista naturale.
Così si cancella "la grande bellezza" di Roma
Di fronte a questo scempio, Italia Nostra ha lanciato un SOS all'UNESCO e al MIC. Nella speranza che un intervento autorevole possa frenare la furia cieca del Campidoglio e scongiurare la definitiva scomparsa dei pini di Roma, patrimonio inestimabile della città. "La grande bellezza" di Roma - sostiene l'associazione - è anche il frutto del verde rigoglioso che circonda i suoi monumenti. Un verde che l'attuale amministrazione rischia di cancellare per sempre. L'Unesco ha prontamente risposto confermando il suo interesse. Si spera adesso che venga fuori una strategia per fare fronte a questa drammatica Emergenza culturale che il Comune non sembra riconoscere.