Il prezzo del gas è alle stelle? Ecco come cucinare tagliando i consumi: il trucco che pochi conoscono
L’insolito metodo consente di risparmiare almeno due ore di gas al mese, senza però rinunciare alla qualità degli alimenti
La guerra in Ucraina scatenata dalla Russia ha dato inevitabilmente il via ad una vera e propria corsa al rialzo dei prezzi di una moltitudine di materie. Il grano, il mais, la benzina e il gas - come anche tutte le produzioni collegate a queste materie - segnano ogni giorno prezzi record, preoccupando non poco le famiglie che non sanno più come arrivare a fine mese. La parola d’ordine è dunque risparmio, ma per ottenere dei risultati significativi è necessario ridurre i i propri consumi: cosa non sempre facile. Vogliamo focalizzarci per ora sul gas usato da milioni di italiani per cucinare. L’idea, che nasce da una serie di video condivisi sui social network, si basa sul fatto che molti italiani utilizzano per cucinare più gas del necessario.
Proviamo ad analizzare il processo di preparazione di un banalissimo piatto di pasta, la pietanza che probabilmente, in quanto italiani, prepariamo più volte nell’arco dell’anno. La procedura standard, utilizzata dalla maggioranza di noi, consiste nel riempire una pentola d’acqua, salarla, e poi metterla sul fornello acceso finché non inizia l’ebollizione. A questo punto si aggiunge la pasta e si attende la cottura. Ebbene, il processo suggerito da molti esperti, tra i quali compare anche il chimico Dario Bressanini, noto scienziato e divulgatore, è molto simile, ma differisce nella parte finale. Sostanzialmente, dopo aver portato l’acqua salata ad ebollizione - con l’aiuto di un coperchio così da velocizzare ulteriormente il processo – si potrebbe aggiungere la pasta, mescolare per qualche istante, apporre di nuovo il coperchio e poi spegnere il gas. Dopo circa 12 minuti (ma qui è fondamentale leggere le indicazioni sulla confezione) la pasta sarà perfettamente cotta.
Non si tratta di una magia ma di scienza. Per avviare i processi chimici responsabili della cottura della pasta è sufficiente far raggiungere all’acqua la temperatura di 80 gradi. Affinché il risultato sia ottimale è tuttavia necessario servirsi di una buona pentola, con buone capacità isolanti, così che la temperatura dell’acqua non si disperda una volta spento il gas. Di fatto, per la preparazione di un semplice piatto di pasta, si potrebbe spegnere il fornello con 12 minuti di anticipo sui tempi tradizionali: con un notevole risparmio di gas. Un fornello a gas di medie dimensioni consuma circa 0,10 metri cubi di gas l’ora. Se consideriamo di mangiare la pasta almeno tre volte a settimana, in un mese avremo risparmiato più di due ore di gas.
La tecnica funziona anche con altri cibi, e se consideriamo che il gas usato in cucina per la preparazione degli alimenti rappresenta circa il 5 per cento del consumo annuo si capisce quanto possa esser utile questo “stratagemma”. Il risparmio è dunque garantito, ancor più perché gli italiani consumano grandi quantità di pasta. In media, evidenziano i dati, circa 23 chilogrammi all’anno. Dopo di noi ci sono Tunisia con 17 chilogrammi, Venezuela con 15 e Grecia con 12,2 chilogrammi pro capite.
A cura di R.Z.