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La cicerchia, regina di un mood healty & wellness, celebra il quarto di secolo a Serra de' Conti

L’appuntamento da non perdere è dal 26 al 28 novembre

di Fuoriporta.org   
Foto Shutterstock
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Vegetariani, vegani, healty influencer, food blogger, siete tutti presenti? L'ultimo week end di novembre siete tutti chiamati a Serra de' Conti per la festa dell'anno, quella che celebra da 25 anni, tra i molteplici vicoli dello splendido centro storico duecentesco, la Cicerchia. Evento enogastronomico simbolo di esaltazione del buon gusto, dei colori e dei profumi dell’autunno da scoprire e assaporare nelle antiche cantine, nelle grotte, nelle locande e nelle vecchie osterie del borgo. I visitatori resteranno sorpresi dalla versatilità di questo legume in cucina, e dal gusto che riesce a regalare a moltissime ricette che caratterizzano la tradizione culinaria marchigiana.

Conosciuta e ampiamente utilizzata già dagli antichi Romani la cicerchia è un legume che ha pochi grassi e molti amidi e, averla in dispensa, costituiva una garanzia per l’imminente inverno perché ha un buon rapporto proteico superiore del 30% a quello dei ceci, del pisello e della lenticchia. Divenuta oggi elemento di identità delle Terre del Verdicchio, la cicerchia è un legume antico che cresce anche nei terreni marginali e più impervi: simboleggia quindi la volontà di resistere anche in situazioni avverse e festeggiarla in questo momento storico, è davvero di buon auspicio, ancor più tenerne una scorta a casa!

I suoi tempi di cottura, relativamente più brevi rispetto ad altre leguminarie, l’hanno resa fin da subito molto ricercata in cucina. Prima quasi come un prodotto di nicchia, poi mano a mano che vari “blog” o programmi televisivi che si occupano di “cooking” l’hanno iniziata a scoprire ed utilizzarla, oggi è l’elemento per cui Serra de’ Conti è più conosciuta.

L'industria del wellness, soprattutto ora, si è giocata le sue carte migliori attraverso allenamenti casalinghi, podcast motivazionali, formule olistiche, ma non c'è davvero nulla che possa superare il benessere dato da una cucina tradizionalmente sana. Di questo la cicerchia ne è la regina! Mens sana in corpore sano, come scrisse Giovenale nelle sue Satire!

Difendere il diritto alla sovranità alimentare, celebrare e ridare dignità a un legume povero che per secoli ha fatto parte della nostra cultura alimentare, permettere di riscoprire i “sapori ed i saperi” della memoria, promuove i prodotti tipici di qualità del territorio: con la “Cicerchia di Serra de’ Conti” ed il “Lonzino di Fico”, Serra de Conti ha avuto l’onore e il merito di ottenere il riconoscimento di ben due “Presidi Slow Food!".

La Festa della Cicerchia è tutto questo. E' la valorizzazione delle eccellenze del territorio: dal patrimonio storico-artistico alle realtà produttive. Ma non solo. La Festa offre spazi espositivi ai produttori agricoli, in particolare agli Agricoltori Custodi delle Marche (un progetto ASSAM - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche) con le loro tipicità. Inoltre ogni anno è presente un ospite d’eccezione proveniente da un’altra regione, scelto tra i vari presidi Slow Food italiani, per confrontare e promuovere realtà differenti da quelle delle Marche.

Un’attenzione particolare è da sempre rivolta al “saper fare”: antichi mestieri che vengono riscoperti e valorizzati da artigiani e mestieranti che per l’occasione spesso operano in appositi locali messi a disposizione dagli abitanti del centro storico di Serra de’ Conti.

Ad allietare i visitatori si susseguono tanti eventi ed intrattenimenti, legati alle  più antiche tradizioni, rappresentate dai gruppi folkloristici e stornellatori, le street-band e gli artisti da strada. All’interno della festa viene conferito ormai da 16 anni il “Premio per la Biodiversità nell’Agroalimentare delle Marche”, istituito dall' Amministrazione Comunale di Serra de' Conti (An), l'Associazione Festa della Cicerchia in collaborazione con Slow Food Marche e l’Università Politecnica delle Marche: esso, oltre ad essere un meritato riconoscimento ad un’attività agricola della regione, vuole essere un chiaro segnale per la salvaguardia del patrimonio ambientale, la difesa delle specie tradizionali locali e la sostenibilità delle attività agricole che non siano scelte passiste, ma costituiscono veri e propri punti di forza per imprese che abbiano la capacità e la lungimiranza di coniugarle in forme attuali ed innovative, al servizio dello sviluppo delle economie locali e del territorio rurale.

A cura di Fuoriporta.org

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