Blindata la spiaggia rosa di Budelli: aperta per 5 ore, stop a zaini e ombrelloni. Tutti i divieti
Il Parco nazionale Arcipelago di La Maddalena ha deciso di imporre la coscienza ambientale ai visitatori. Saranno demoliti i vecchi abusi edilizi e verrà sfrattato l'uomo che per oltre trent'anni è stato custode solitario dell'Isola che lancia un appello sulla Cnn
Da oggi ombrelloni, tende, asciugamani e zaini non possono più toccare la sabbia delle spiagge dell'isola di Budelli, il più famoso isolotto dell'arcipelago di La Maddalena, minacciato dall'erosione delle sue coste. Non solo. Chiunque poggi piede su una qualunque delle spiagge dell'isola, prima di andare via deve stare attento a non portar via nemmeno un granello di sabbia, rimuovendoli scrupolosamente dalla pelle, dagli abiti e dalle calzature. E non è un vezzo, ma un obbligo.
L'ordinanza
Sull'esempio della spiaggia della Pelosa di Stintino, sempre nel nord Sardegna, che già da due anni ha adottato simili provvedimenti, il Parco nazionale Arcipelago di La Maddalena ha deciso di imporre la coscienza ambientale ai visitatori di Budelli: a firma del suo presidente, Fabrizio Fonnesu, l'ente ha pubblicato un'ordinanza con cui detta una serie di accorgimenti per arginare l'erosione delle spiagge di uno degli isolotti più amati dai turisti di tutto il mondo.
Il nuovo provvedimento
Per difendere la spiaggia del Cavaliere saranno consentiti gli accessi a una porzione di appena un quarto dell'intero arenile. E nemmeno per tutto il giorno, ma solo dalle 10,30 alle 16, e solamente se a Budelli si arriva a bordo di una delle cinque imbarcazioni autorizzate dal Parco al trasporto passeggeri. Le altre barche private e i loro occupanti dovranno accontentarsi di ammirare l'isola da lontano e fare un bagno in rada. Oltre a blindare tre quarti della spiaggia del Cavaliere, i vertici del Parco nazionale hanno inserito nell'ordinanza ferrei divieti e norme di comportamento valide su tutta Budelli.
I divieti
Vietato piantare ombrelloni su qualsiasi tratto sabbioso della costa, stendere sulla sabbia i classici teli da spiaggia di spugna, proibito poggiare sulla spiaggia e sugli arbusti zaini o borse di qualunque tipo. Vietato accedere agli stagni retrodunali e alla macchia mediterranea per un profondità di 30 metri dall'arenile. Misure di salvaguardia che potrebbero sembrare eccessive ma che l'ente parco giustifica senza timore di smentita: "la spiaggia del Cavaliere presenta un'ampiezza molto ridotta, 5 metri in media, e dal 1998 a oggi si è ridotta di circa la metà del suo volume totale", spiegano.
Le cause dell'erosione
"Tra le cause di tale erosione possono essere incluse la modifica del limite superiore della prateria di posidonia oceanica connessa agli ancoraggi nell'area del Porto Madonna, nonché gli impatti antropici sulla spiaggia emersa inclusa l'asportazione involontaria di sabbia da parte dei visitatori". Motivazioni che valgono per tutte le spiagge di Budelli, angoli di paradiso terrestre che rischiano di scomparire.
Il caso Morandi
Isola che entro la fine dell'anno vedrà demoliti anche i vecchi abusi edilizi rimasti con il conseguente addio all'esilio volontario per l'81enne Mauro Morandi, per oltre trent'anni il custode solitario dell'isola per conto della vecchia proprietà, oggi considerato inquilino senza alcun titolo di un bene dello Stato. "Sono pronto a fare tutto il possibile per rimanere qui, anche se ciò significa che dovranno trascinarmi via. Non saprei dove altro andare a vivere, né cosa fare. Questa è la mia vita. Semplicemente non mi vedo giocare a carte o a bocce": è il disperato appello di Morandi. La rubrica Travel dell'emittente americana lo CNN lo ha intervistato e gli dedica un lungo articolo sulla sua edizione online.
La petizione online
"Tutto ciò che chiedo è, se devo essere mandato via durante i lavori di ristrutturazione, che posso tornare e continuare a fare ciò che faccio ogni giorno: sorvegliare la spiaggia di corallo rosa in via di estinzione, tenere a bada i turisti, proteggere la natura. Temo che se io non ci sarò, sarà anche la fine di Budelli", incalza Morandi. Intanto, una nuova petizione lanciata online in suo favore ha raggiunto 2.992 firme.