Torna l’ora legale, ecco quando dobbiamo spostare avanti le lancette
Benefici anche ambientali con 200 mila tonnellate di CO2 emessa in meno. E per i cittadini un risparmio di oltre 1,8 miliardi di euro
Nei 7 mesi in cui sarà in vigore l'ora legale, che comincerà domenica 27 marzo, l'Italia risparmierà oltre 190 milioni di euro e avrà un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora, che equivalgono al fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie. E' la stima di Terna - la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale - che prevede "un importante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera". Nel periodo primavera-estate, i mesi che segnano il maggior risparmio energetico stimato da Terna sono aprile e ottobre, il mese che al 30 vede il ritorno all'ora solare.
"Spostando in avanti le lancette di un'ora, si ritarda l'uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento", si legge in una nota. Dal 2004 al 2021, secondo l'analisi della società guidata da Stefano Donnarumma, il minor consumo di energia elettrica per l'Italia dovuto all'ora legale è stato complessivamente di circa 10,5 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro.
L’ora solare tornerà in vigore da domenica 23 ottobre 2022, e potrebbe esser l’ultima volta. Il tema è ormai sul tavolo del governo da anni. Si fa ancora fatica a decidere per l'abrogazione del cambio di orario, specialmente in un periodo difficile come questo caratterizzato da sostanziosi rincari di luce e gas, con le bollette schizzate alle stelle anche a causa della guerra in Ucraina.
Mentre gli Stati Uniti si stanno muovendo per rendere permanente l'ora legale a partire dal 2023, l'Europa e l'Italia tentennano. Il Senato Usa ha approvato un disegno di legge per rendere permanente l'ora legale a partire dal 2023, per avere pomeriggi più luminosi e sostenere l'attività economica. La misura, chiamata Sunshine Protection Act, passerà ora nelle mani della Camera dei Rappresentanti, prima della firma finale del presidente Joe Biden. L'Italia ha deciso di “non decidere”, o meglio sembra restia nel voler cambiare questa consuetudine che dura ormai da 56 anni (nel nostro Paese l'ora legale è stata introdotta 1966). Per il momento, dunque, la situazione resta invariata, con mesi di ora solare e altri di ora legale.
Ma torniamo all'Italia. Tra pochi giorni avremo un'ora di luce in più, un particolare che consentirà a tutto il Paese di ridurre i consumi di energia elettrica. Le giornate saranno all'apparenza più lunghe con il buio che arriverà più tardi. In compenso, almeno nei primi giorni, dovremo abituarci a dormire meno. Il cambio dell'ora può talvolta causare stanchezza, irritabilità, disturbi del sonno e stress. La possibile influenza negativa sull'umore del cambio di orario solitamente svanisce nel giro di pochi giorni, con i vantaggi che l'orario estivo porta con sé.