Torna l'ora solare, lancette indietro di 60 minuti. Sarà l'ultimo cambio? Ecco cosa ha deciso l'Italia
La consultazione promossa dall'Ue per l'abolizione del cambio dell'ora non ha ottenuto una risposta unanime. Alcuni Paesi dell'Europa Meridionale potrebbero tenere l’ora legale per tutto l’anno, mentre quelli del Nord potrebbero optare per quella solare
Torna l'ora solare. Benché i computer, gli smartphone e gli smartwatch facciano tutto in modo automatico, nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre dovremo virtualmente spostare le lancette dei nostri orologi, portandole indietro di un'ora. Alle 03.00 del mattino - ma tranquilli lo si potrà fare anche poco prima di andare a letto - dovremo riportare le lancette alle 02.00: il cambio ci permetterà di dormire 60 minuti in più nel weekend. Eppure, per almeno 1 italiano su 3, questo cambiamento apparentemente insignificante viene vissuto come un vero e proprio incubo, con effetti collaterali anche importanti.
Per il corpo un vero trauma
Tanti, al passaggio dall'ora legale all'ora solare, lamentano stanchezza, irritabilità e perdita di concentrazione. Tutte quelle persone che abitualmente si svegliano presto, denominate “italiani lepri”, rischiano di cadere nella trappola del risveglio ancor più anticipato. Per loro, la sera, sarà infinitamente lunga: molti crolleranno sul divano troppo presto. A risentire meno del cambio dell'ora saranno invece le persone che appartengono alla categoria degli “zombie”, ossia quegli italiani (45 per cento) che, nei sette mesi di ora legale, sono riuscite a posticipare il momento di andare a letto. I fastidi saranno comunque lievi e (quasi sempre) di breve durata. I medici suggeriscono di modificare le abitudini individuali gradualmente, anticipandole o posticipandole di 15 minuti al giorno. Questo per permettere al nostro corpo di abituarsi senza essere sottoposto a stress eccessivi.
Ma il cambio fa bene all'ambiente
Il cambio, tuttavia, inciderà positivamente sul fronte del risparmio energetico. Per l'Italia, posticipare l’uso della luce artificiale, significa risparmiare complessivamente oltre 500 milioni di kilowattora, e ciò significa anche tagliare le emissioni di CO2 in atmosfera di circa 250mila tonnellate.
Potrebbe essere l'ultimo cambio dell'ora
Allo stato attuale l'ora solare dovrebbe rimanere in vigore fino all'ultimo weekend del mese di marzo del prossimo anno, nella notte tra sabato 27 e domenica 28 marzo. Il condizionale è d'obbligo, perché ancora il nostro Paese non ha preso una posizione rispetto alla possibilità di abolire il cambio dell'ora. Nel 2018, una consultazione promossa dall'Unione europea, ha visto diverse nazioni dirsi favorevoli all'abolizione, mentre altri Paesi (come l'Italia) hanno preferito non esprimersi, lasciando il tutto in sospeso. Alla fine si dovrebbe arrivare ad una decisione a blocchi in cui i paesi dell’Europa Meridionale potrebbero tenere l’ora legale per tutto l’anno mentre i paesi del Nord opterebbero per quella solare.