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Salvate i Loris lento, sottoposti a crudeltà per la gioia dei turisti

I vacanzieri amano fare dei selfie con i piccoli primati, ma il morso di queste creature è potenzialmente molto pericoloso, perché velenoso. La drammatica soluzione al problema? Strappare all’animale tutti i denti

di R.Z.   

I Loris lento sono dei piccoli primati che vivono nelle foreste pluviali di Malaysia, Thailandia, Birmania e Indocina. A causa del loro aspetto queste creature sono diventate popolari tra i turisti che pagano pur di poter realizzare l’immancabile selfie ricordo della vacanza. Il problema principale è che questi primati hanno un morso estremamente pericoloso, in quanto velenoso. La soluzione al problema? Banale, quanto crudele, strappare al poveretto di turno tutti i denti. Chi gestisce i business locali non ha scrupoli, le mance sono troppo generose per potervi rinunciare a cuor leggero.

La procedura a cui vengono sottoposti i poveri animali è dolorosa, e viene effettuata senza la minima cura. Niente sedazione per i poveri Loris, e le condizioni sanitarie nella quale vengono effettuati gli interventi sono a dir poco precarie. Senza denti i piccoli primati non possono far più ritorno nella foresta, anche perché i denti, indispensabili per masticare il cibo, erano anche un’arma di difesa. L’ultimo caso, segnalato dalla Wildlife Friends Foundation Thailand (WFFT), ha riportato alla luce un problema che non può esser più ignorato. Uno slow loris è stato trovato da alcuni passanti sulla spiaggia di Koh Samui (Thailandia). L’animaletto, ricoperto di pulci e con una frattura alla zampa mai curata, era morente e impossibilitato a nutrirsi, perché privato della dentatura.

La WFFT si è presa cura del piccolino e ora Boris - così è stato chiamato dai veterinari dell’associazione animalista - potrà cominciare una nuova vita, anche se in un centro di recupero. Ma di Loris in pericolo ce ne sono tantissimi. “Si tratta, purtroppo, di una procedura molto comune - ha spiegato il portavoce della WFFT -. Questi animali vengono usati, in maniera del tutto illegale, come attrazione per i turisti che pagano per scattarsi foto con loro”. E i Loris devono ora affrontare la non facile sfida per la vita, in un mondo dove la specie umana non sembra voler cambiare il proprio modo di porsi nei confronti della Natura.

In sole tre generazioni la popolazione di questi piccoli primati è crollata del 30 per cento, e le previsioni per il futuro non sembrano rosee. A minacciare anche il fatto che l’animale sia diventato estremamente popolare e ricercato. Anche in Italia, benché la detenzione sia illegale, c’è chi è pronto a pagare tra i 1500 e i 2000 euro per acquistare uno di questi primati, così da tenerlo in casa quasi fosse (ma non lo è) un normale animale domestico.

di R.Z.   
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