Mattatoi videosorvegliati per evitare agli animali inutili sofferenze prima di essere uccisi
La Spagna si riscopre sempre più sensibile al benessere degli animali. Il decreto legge appena approvato dal governo è il primo, si spera di tanti, varato in Europa

Quando mettiamo una bistecca di manzo, di maiale o ottenuta da altro animale nel piatto non pensiamo alle sofferenze vissute da quell’essere vivente, cresciuto esclusivamente per esser da lì a breve tempo ucciso e poi mangiato. Quella carne, ovunque la si compri, nella mente della maggior parte delle persone viene vista come un banale cibo, e non come parti di un corpo vivo fatto a pezzi per esigenze di mercato. Queste sono tuttavia le regole di un mercato multimiliardario, e l’unica cosa che si può fare per i malcapitati animali è dare loro una vita e una morte quantomeno dignitosa. Con questo obiettivo il governo spagnolo ha varato una legge, la prima di questo genere in Europa, che costringerà i mattatoi ad installare dei sistemi di videosorveglianza che avranno il compito di riprendere tutte le fasi di macellazione, così da evitare agli animali inutili sofferenze nelle ultime ore della loro vita.
"Questa norma pone la Spagna all'avanguardia in Europa in questo campo e, oltre a garantire il benessere degli animali durante il loro passaggio attraverso i macelli, migliora anche le garanzie di sicurezza alimentare per i consumatori", ha affermato il ministro dei Consumi, Alberto Garzon. Il decreto, ha precisato poi in conferenza stampa la portavoce dell'esecutivo, Isabel Rodri'guez, "è stato oggetto di un accordo con il settore". Si tratta di “un primo passo, necessario e importante, per innalzare gli standard di benessere degli animali nei macelli", ha commentato soddisfatto Guillermo Moreno, direttore esecutivo di Equalia, Ong che ha fatto campagna per la riforma.
Altri governi stanno però seguendo i passi di Madrid. Inghilterra, Scozia e Israele hanno già istituito dei sistemi similari. Le telecamere, ha fatto sapere il ministero attraverso una nota, dovranno coprire gli "impianti in cui si trovano animali vivi, comprese aree di scarico, corridoi di trasporto" e le aree in cui gli animali vengono storditi e dissanguati. Inoltre, i gestori dei macelli dovranno conservare queste immagini in modo che le autorità possano effettuare verifiche successive. I grandi macelli avranno un anno per mettersi in regola, laddove quelli piccoli ne avranno due.