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Donne e gravel: le nuove frontiere del cicloturismo e dei viaggi su due ruote

La bicicletta non è più solo un hobby ma un settore economico sempre più amato

di Tiscali Ambiente   
Shutterstock

Il cicloturismo non è più solo una semplice modalità di viaggio, ma un vero e proprio stile di vita che attrae un pubblico sempre più vasto e diversificato. La bicicletta diventa il simbolo di un modo di viaggiare che pone al centro il percorso, il rispetto per l'ambiente e il piacere di rallentare per apprezzare ogni dettaglio. Bikenomist, realtà italiana specializzata nella promozione del cicloturismo attraverso formazione, comunicazione e consulenza, si pone come portavoce di questo cambiamento, tracciando una visione chiara dei 3 trend che caratterizzeranno il 2025.

Il ruolo crescente delle donne nel cicloturismo

Uno dei trend più evidenti secondo Bikenomist è il ruolo crescente delle donne, in particolare quelle over 50. Nei prossimi anni, queste viaggiatrici rappresenteranno una delle fasce più dinamiche, attratte da esperienze avventurose e autentiche, a contatto con la natura e le comunità. La bicicletta diventa per loro uno strumento per abbracciare nuove sfide, conoscere persone e vivere un viaggio che va oltre la semplice vacanza. Un altro fenomeno destinato a crescere è il desiderio di autenticità e interazione con le comunità locali. Il cicloturismo si inserisce perfettamente nel contesto del turismo rigenerativo, abbracciando un concetto di viaggio che valorizza le connessioni autentiche con le comunità locali e promuove uno sviluppo sostenibile dei territori attraversati. Sempre più destinazioni stanno cambiando approccio, passando dalla progettazione di servizi esclusivamente dedicati ai turisti a soluzioni che siano vantaggiose anche per i residenti. Questo segna un distacco dal passato, quando l'attenzione era focalizzata sul soddisfare le esigenze dei visitatori, spesso creando infrastrutture e servizi stagionali che lasciavano pochi benefici alle comunità locali. Il cicloturismo, invece, offre un modello di viaggio che si integra armoniosamente con il tessuto sociale delle destinazioni, favorendo il rispetto delle risorse locali.

Il gravel è il cicloturismo del futuro

Tra le modalità di cicloturismo in maggiore espansione, il gravel si conferma come uno dei protagonisti del futuro. Questo stile di ciclismo offre un'esperienza versatile, accessibile e avventurosa. Nato dall'idea di combinare la velocità della bici da strada con la capacità di affrontare terreni sconnessi, il gravel non è solo una pratica sportiva, ma un vero e proprio stile di viaggio. Ogni itinerario gravel permette di esplorare nuovi territori, lontano dai circuiti turistici tradizionali, regalando ai viaggiatori un forte senso di libertà. Pinar Pinzuti, Direttrice della Fiera del Cicloturismo ha dichiarato: "La vera rivoluzione del cicloturismo sta nel ribaltare il concetto tradizionale di viaggio: non è solo la meta a contare, ma l'intero percorso per raggiungerla. Ogni pedalata, ogni chilometro percorso, è parte integrante dell'esperienza. Non si tratta semplicemente di spostarsi da una città all'altra, ma di vivere intensamente ogni momento del viaggio, immersi nel paesaggio, nelle culture locali e nei ritmi lenti che solo la bici può offrire. Il cicloturismo ci insegna che il viaggio non è solo un mezzo per arrivare, ma un fine in sé. Ogni salita, ogni sosta per un caffè in un piccolo borgo o una chiacchierata con chi si incontra lungo la strada arricchisce l'avventura. È un modo per riconnettersi con l'ambiente e con se stessi, apprezzando la bellezza del movimento e la libertà che solo una bicicletta può dare".

Secondo il Rapporto "Viaggiare con la bici 2024" di ISNART e Legambiente, presentato al Forum del cicloturismo durante l'ultima Fiera del cicloturismo di Bologna, nel 2023 si sono contate 56,8 milioni di presenze cicloturistiche, pari al 6,7% del totale delle presenze turistiche nel Paese. Questo ha generato un impatto economico diretto di oltre 5,5 miliardi di euro, segnando un incremento del 35% rispetto al 2022 e del 19% rispetto al 2019, quando l'impatto era di 4,6 miliardi di euro. Il cicloturista medio spende circa 95 euro al giorno in beni e servizi, una cifra che sale a 104,5 euro per i turisti stranieri, valori significativamente superiori rispetto alla spesa media giornaliera di 59,6 euro dei turisti in generale. Questo dato sottolinea non solo l'importanza economica del cicloturismo, ma anche il suo contributo alla rivitalizzazione economica di molte aree interne del Paese, spesso lontane dai tradizionali flussi turistici.  

di Tiscali Ambiente   
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