Albero di Natale naturale o sintetico, scopriamo qual è quello più ecologico
Restare chiusi in casa, lontano dai parenti, ma non per questo deve essere meno gioioso. Addobbare l’albero riporterà un poco di normalità nelle nostre case
Nell'anno della pandemia da Covid-19, con i divieti imposti i con l’ultimo Dpcm, gli italiani dovranno passare le festività barricati in casa. Un Natale anomalo, che ognuno di noi ha tuttavia dovere morale di rendere “normale”, almeno tra le mura domestiche. E allora, per chi ancora non lo avesse fatto, è giunto il momento di vestire la casa a festa, magari con un Albero di Natale speciale. Ma partiamo subito col decidere se realizzare un albero naturale (vivo e con tanto di radici) oppure uno di plastica. La prima opzione può essere soddisfatta dai tanti vivaisti operanti sul territorio italiano, mentre per la seconda ci pensano i tanti negozi specializzati o più semplicemente Internet.
Alberi naturali
Nessuna foresta viene danneggiata. Gli alberi destinati alla vendita vengono selezionati nel rispetto di severi regolamenti sul cui rispetto sono tenuti a vigilare i Carabinieri Forestali, svolgendo un compito un tempo del Corpo Forestale dello Stato fino al suo scioglimento (2016). Gli alberi naturali immessi sul mercato sono di due tipi e hanno origini diverse. Quelli con radici e “pane di terra” sono alberi di Natale che non vengono dai boschi ma da apposite piantagioni. Normalmente si tratta di Abeti rossi (Picea abies), diffusi in Italia soprattutto sulle Alpi orientali, o in alternativa di Abeti bianchi (Abies alba) tipici dell’Appennino.
Il consiglio per chi sceglie un albero naturale è quello di farlo con un minimo di consapevolezza. Solitamente la pianta è accompagnata da un cartellino, una sorta di documento d’identità che ne certifica la provenienza. Una volta che portato in casa, addobbato per le feste, dovrete averne cura come una qualsiasi pianta viva. Passate le feste non buttatelo via, ma riconsegnatelo ad un vivaio. In alternativa all’albero natura con radici è possibile scegliere anche un “cimale”, ossia la cima di un albero tagliato in un bosco per la produzione legnosa. Il cimale, che in genere ha scarso valore, appassirà molto velocemente, ma durerà comunque giusto il tempo delle festività.
Alberi sintetici
L’albero più amato dagli italiani, quello che il 7 gennaio non viene buttato via ma semplicemente riposto in uno scatolone assieme agli addobbi, è indiscutibilmente quello di plastica. Sebbene il processo produttivo comporti l’utilizzo di petrolio e l’emissione in atmosfera di circa 23 chilogrammi di CO2 (più il petrolio e la CO2 necessaria per il trasporto dalla Cina, da cui proviene oltre l’80 per cento di questi prodotti, l’albero in PVC ha conquistato le masse: in Italia 7 abeti venduti su 10 sono sintetici.
La scelta è tuttavia molto ampia. Il consumatore può optare per un albero verde, o in un altro colore, con o senza neve, con le pigne e persino con illuminazione integrata. L’unico limite è la fantasia, e il budget a disposizione. Se decidete di acquistare un albero sintetico è tuttavia bene accertarsi sia realizzato in materiale autoestinguente: solitamente questa caratteristica viene esplicitata sulla confezione o nelle istruzioni all’interno. Per la sicurezza di grandi e piccini è bene optare per un albero dotato di un piedistallo stabile e della grandezza adeguata all’altezza: un albero con un piedistallo troppo piccolo può rovesciarsi facilmente.
Il confronto mette dunque a nudo una verità per molti non gradita. L’albero di Natale sintetico, benché più pratico, crea notevoli danni per l’ambiente. Chi lo sceglie dovrebbe farlo con la consapevolezza e la volontà di usarlo per tantissimi anni. Secondo gli scienziati, per smaltire un singolo albero sintetico del peso medio di 23/25 chilogrammi, servano almeno 200 anni: troppi per decidere a cuor leggero di sostituirlo dopo 3 o 4 anni di utilizzo.
Concludiamo con un piccolo consiglio, destinato a chi possiede uno o più animali domestici. La maggior parte dei cani e dei gatti sembra attratto dagli alberi sintetici. Al contrario non amano esser punzecchiati dagli aghi naturali. Difficilmente, pertanto, si arrampicheranno sugli abeti naturali, evitando danni e piccoli incidenti domestici.