La tribù più isolata del mondo e lo youtuber che lascia una lattina di Coca Cola. Poteva sterminarli
Per gli indigeni dell'isola di North Sentinel, nel Golfo di Bengala, potrebbe essere fatale anche un raffreddore: vivono isolati da oltre 60 mila anni. E uccidono con le frecce chiunque si avvicini

Nel panorama iperconnesso dei social media, gli influencer sembrano voler conquistare ogni angolo del mondo, letteralmente. Ma quando l’ambizione digitale si scontra con la sopravvivenza delle popolazioni tribali che vivono lontane dalla modernità, i confini si fanno pericolosamente labili. L’ultimo caso è quello dello Youtuber ventiquattrenne Mykhailo Viktorovych Polyakov, uno statunitense-ucraino. arrestato dopo aver tentato di avvicinarsi alla tribù dei Sentinelesi sull'isola di North Sentinel, nel Golfo di Bengala, una popolazione che vive isolata da oltre 60mila anni.
Polyakov, che si autodefinisce "cercatore di emozioni" sui suoi profili social, ha sfidato leggi internazionali e culturali per filmare la sua visita sull'isola. Ci era andato già altre due volte prima di centrare l'obiettivo: si è spostato in gommone, dall'arcipelago indiano Andaman, e questa volta, oltre ad aver lasciato la lattina e la noce di cocco, al largo con un fischietto cercava di attirare l'attenzione degli sparuti e isolati abitanti.
Qualche like in più: potrebbero essere fatali per gli indigeni
Sono circa 200 gli indigeni dell'isola e difendono la loro civiltà con lanci di frecce verso chiunque tenti di approdare sulla spiaggia. Nel 2018 ne ha fatto le spese un missionario che voleva"convertirli", trafitto da una pioggia di frecce. Il suo tentativo di lasciare offerte come una lattina di Coca-Cola diet e una noce di cocco potrebbe sembrare innocente, ma per la tribù Sentinelesi, l'incontro rappresenta una minaccia esistenziale: le malattie esterne, alle quali non hanno sviluppato alcuna immunità, potrebbero avere effetti devastanti sulla loro comunità. Un semplice raffreddore potrebbe causare un’epidemia locale.
Come vive la tribù dei Sentinelesi
La Convenzione delle Nazioni Unite sui Popoli Indigeni e Tribali obbliga i governi a proteggere comunità vulnerabili come i Sentinelesi, ma il caso mette in luce falle nei sistemi di tutela. Il precedente di del missionario John Allen Chau nel 2018, il cui cadavere non è stato mai recuperato, evidenzia quanto siano vitali le misure di isolamento, non solo per la sicurezza delle popolazioni indigene, ma anche per quella degli estranei che vi si avventurano.
I circa 200 Sentinelesi vivono di pesca e frutti degli alberi, riescono a nutrirsi di semi e di super food vegetali, sono pacifici ma non con chi tenta di approdare in spiaggia. I loro nemici principali sono in genere i pescatori di frodo che cercano di spingersi intorno all'isolotto. Sono stati proprio loro a tentare di socraggiare lo youtuber e poi a denunciarlo. La vita della tribù è totalmente isolata: non hanno mai conosciuto nulla del resto della civiltà. Negli anni il loro numero si è ridotto ma resta abbastanza stabile.
Jonathan Mazower, portavoce dell'organizzazione Survival International, ha sottolineato il crescente pericolo rappresentato dall'interesse degli influencer per queste popolazioni indigene. Se il disboscamento e l'estrazione mineraria erano le minacce tradizionali, ora i social media aggiungono una nuova dimensione di rischio, portando con sé l'incoscienza di chi cerca "like" a costo della vita altrui.