Sei vittima dell'inquinamento industriale? Adesso ci sono esperti a disposizione. Come funziona
L'iniziativa del Codacons. Ecco come accedere alle consulenze
Nasce lo sportello del Codacons per le vittime dell’inquinamento industriale. L’associazione dei consumatori ha deciso di scendere in campo per tutelare tutti i soggetti, cittadini e aziende, che hanno subito e continuano a subire danni per tutte le problematiche legate all’inquinamento ambientale: specialmente per danni biologici alla salute delle persone per patologie connesse all’inquinamento e/o economici in conseguenza di tutte quelle attività necessarie a contenere la problematica dell’inquinamento (quali ad esempio le inevitabili attività di bonifica). Tutti gli interessati potranno rivolgersi allo sportello (al link https://codacons.it/inquinamento-risarcimento-danni/ ) e ricevere informazioni e assistenza da parte di un team composto da legali, medici ed esperti della materia, ai fini delle azioni da intraprendere per tutelare i loro diritti e chiedere un equo risarcimento dei danni.
Una giornata nazionale contro l'inquinamento industriale
Il Codacons lancia inoltre la proposta di istituire nella data del 10 luglio la “Giornata Nazionale contro l’Inquinamento Industriale”, per sensibilizzare i cittadini e l’opinione pubblica e per ricordare tutte le vittime degli scandali delle varie “fabbriche della morte”. Il 10 luglio 1976 è stato infatti il giorno del disastro di Seveso, quando un'esplosione presso l'ICMESA, un'industria chimica, liberò una nube tossica contenente diossina, contaminando l'area circostante, causando uno dei peggiori disastri ambientali della storia italiana. E la lista dei disastri ambientali/industriali tutti italiani è lunga: basti pensare ai casi del fiume Lambro, della discarica di Malagrotta, della Valle del Sacco, o alla vicenda Caffaro a Brescia, Porto Marghera, petrolchimico di Siracusa, Pfas in Veneto.