Pfas, adesso Trump ci ripensa e non li filtra più: i gravi rischi per la salute
Passo indietro dell'amministrazione Usa che rinvia l'introduzione dei limiti. Polemiche tra gli ambientalisti. Il pericolo di cancro, disturbi renali e della tiroide, indebolimento del sistema immunitario e problemi di fertilità

Un rinvio e un riesame: la scure di Trump su ciò che riguarda salute e ambiente arriva anche sui limiti dei Pfas, le "sostanze chimiche eterne" che si trovano nelle acque contaminate da reflui di lavorazioni industriali. È un problema che riguarda molti Paesi, tra cui l'Italia, dove Greenpeace ha dimostrato, con una lunga, dettagliata e documentata inchiesta, che in sostanza tutte le acque sono contaminate con Pfas.
L'Agenzia per la protezione dell'ambiente (Epa) degli Stati Uniti ha ridimensionato e rinviato la nuova regolamentazione relativa all'obbligo di filtraggio delle "sostanza chimiche eterne" (note anche come Pfas) dell'acqua potabile. L'esposizione a queste sostanze e' stata collegata a problemi di salute tra cui cancro, disturbi renali e della tiroide, indebolimento del sistema immunitario e problemi di fertilità.
Nel 2024, l'amministrazione dell'ex presidente Joe Biden aveva introdotto per la prima volta dei limiti stringenti alla presenza di sei tipi di Pfas nell'acqua potabile, sostenendo che tale misura avrebbe ridotto l'esposizione a queste sostanze di circa 100 milioni di persone, prevenendo 9.600 morti e quasi 30.000 malattie nei prossimi decenni. L'amministrazione Trump ha però annunciato l'intenzione di "revocare e riesaminare" i requisiti di filtrazione per quattro delle sei Pfas interessate dai nuovi regolamenti. Per le due sostanze rimanenti, l'entrata in vigore dell'obbligo di filtraggio è stata posticipata di due anni.
Saranno filtrati solo due Pfas ma dal 2031
Sulla base della revisione, i sistemi idrici pubblici saranno tenuti a filtrare solo due tipi di Pfas - PFOA e PFOS - e solo a partire dal 2031. Gli altri tipi di Pfas -- noti come GenX, Pfbs, PfhxS e Pfna - non sono più interessati dalla normativa. Il direttore dell'Epa, Lee Zeldin, ha definito le modifiche una "misura di flessibilità di buon senso". Interpellato in merito alle modifiche durante un'audizione al Congresso ieri, Zeldin ha lasciato intendere che l'agenzia potrebbe comunque decidere di reintrodurre gli obblighi le quattro sostanze. "C'è una questione relativa a quei quattro altri composti, e stiamo avviando un processo in merito, ma ciò non significa che la normativa diventerà meno rigorosa", ha sostenuto il funzionario. La decisione dell'Epa ha suscitato una dura reazione da parte di ambientalisti come Emily Donovan, la cui comunità in North Carolina è stata colpita dalla contaminazione da GenX. "Questa amministrazione aveva promesso agli elettori che avrebbe 'reso l'America di nuovo sana', ma revocare parte degli standard sull'acqua potabile per i Pfas non va certo in quella direzione", ha detto Donovan.