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Allevati in nome del consumismo, abbattuti per salvare l'ambiente: cosa capiterà a centinaia di migliaia di bovini

La lotta ai cambiamenti porterà l’umanità a commettere le nefandezza peggiori. L’annuncio del massacro programmato arriva dall’Irlanda, ma altre nazioni potrebbero presto lanciare iniziative simili

di Roberto Zonca   
Foto Shutterstock
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Per decenni gli allarmi degli ambientalisti sono stati ignorati. Ora i cambiamenti climatici sono però evidenti in tutto il mondo, e sempre più nazioni tentano di correre ai ripari adottando soluzioni drastiche a problemi che si sarebbero potuti risolvere con scelte intelligenti e di certo meno dolorose di quelle ora inevitabili. In Irlanda, paese che si è posto l’obiettivo di ridurre del 25 per cento le emissioni di gas serra prodotte nel settore agricolo, il governo ha deciso di imporre al comparto l’abbattimento di centinaia di migliaia di bovini.

I cambiamenti climatici dovuti ai bovini

La scelta, pazzesca e disumana, non solo è una condanna a morte per questi poveri animali, inizialmente allevati per soddisfare le esigenze del consumismo e ora sacrificati in nome dell’ambientalismo estremo, ma suona come una sentenza di morte anche per tantissime aziende agricole. Si partirà fin da subito con una riduzione delle nascite programmate, ma alla fine, ossia nel 2030, i capi di troppo andranno abbattuti. E così a pagare il conto delle attività insostenibili dell’uomo saranno ancora una volta gli animali, ritenuti direttamente responsabili del 37,5 per cento delle emissioni gassose e dunque di gran parte dei cambiamenti climatici.

Milioni di bovini abbattuti in nome della svolta green

Ambientalisti, aziende agricole e governo hanno avviato una discussione, decisamente dura. Sacrifici ne sarebbero stati chiesti a tutte le categorie (i trasporti dovranno ridurre le emissioni del 50 per cento, gli edifici commerciali e pubblici del 40 per cento), ma agli allevatori si chiede di dare inizio ad un vero massacro, che in molti casi potrebbe sancire la fine delle stesse aziende.

L’Irlanda diventerà più verde, con chiazze rosso sangue

La cosa più assurda è data dal fatto che, soltanto pochi mesi fa, le stesse aziende agricole furono incoraggiati dal governo ad espandersi, così da sfruttare al meglio la fine dei vincoli inerenti la produzione di latte, imposti dall’Unione europea. Forti di ciò molti allevatori hanno dato fondo a tutte le risorse, così da comprare attrezzatture e capi di bestiame. E chissà come andrà a finire. Forse l’Irlanda diventerà più verde, ma sull'anima potrebbe restarle una grossa chiazza rosso sangue, quella dei bovini sacrificati in nome di una svolta ironicamente "green".

Riferimenti
di Roberto Zonca   
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