Lotta contro il tempo per salvare la spiaggia dei resort di lusso dal petrolio
Dopo un incidente tra due navi, c'è stata un'enorme fuoriuscita di petrolio. Sopraggiunti attivisti da tutto il Paese. I resort sono nel mezzo di un incubo
«Siamo a buon punto. Abbiamo rimosso 140 mila chili di petrolio»: l'annuncio è arrivato domenica 23 giugno, a circa una settimana dalla fuoriuscita di olio e prodotti petroliferi dalla pancia di due petroliere che si sono urtate.
La marea nera ha invaso il mare e subito dopo la spiaggia turistica di Santose, a Singapore. Una zona piena di resort lussuosi e condomini immersi nel verde che da una settimana sono nel mezzo di un incubo.
C'è ancora da fare
Il ministro per la Sostenibilità e l'Ambiente Grace Fu ha dichiarato il 20 giugno che la rimozione del petrolio dai banchi di roccia e dai frangiflutti sarà un "processo complesso. I banchi di roccia non sono accessibili come le spiagge e le loro superfici sono irregolari. Anche il petrolio che è scivolato nelle fessure dei massi deve essere accuratamente ripulito e il petrolio all'interno della laguna deve essere rimosso", ha dichiarato.
Per pulire la spiaggia sono arrivati attivisti da tutte le zone vicine. «È una lotta contro il tempo - hanno raccontato alle telecamere - non solo per salvare le spiagge e l'economia della zona, ma soprattutto per proteggere il più possibile l'ecosistema».
L'incidente
Venerdì 14 giugno, un'imbarcazione battente bandiera olandese si è schiantata contro una nave carboniera di Singapore al largo della nazione. Perforato il serbatoio, almeno la metà del petrolio contenuto, circa 400 tonnellate, è fuoriuscito. Ha inondato mare, scoglie e spiagge.