Liquido nero nella Fontana di Trevi: l'ultimo blitz degli ambientalisti. Il ministro: "Ci costituiremo parte civile"
Ormai sono tanti i blitz che Ultima Generazione ha messo in campo, suscitando critiche ma anche consensi, in un momento in cui i disastri del mutamento climatico sono evidenti, come il disastro dell’Emilia Romagna dimostra.
Ultima Generazione compie un altro gesto eclatante in nome della salvaguardia dell’ambiente e del futuro del Pianeta. A Roma, ma anche a Torino. Ormai sono tanti i blitz che gli ambientalisti hanno messo in campo, suscitando critiche ma anche consensi, soprattutto in un momento in cui i disastri del mutamento climatico sono evidenti, come il disastro dell’Emilia Romagna dimostra.
Il blitz alla Fontana di Trevi
L’ultimo blitz di Ultima Generazione si è fatto notare. Circa una decina di attivisti hanno gettato un liquido nero, carbone vegetale diluito, nella Fontana di Trevi, nel cuore della capitale.
Con uno striscione per la campagna 'non paghiamo il fossile', anche considerato "quello che sta accadendo in Emilia Romagna", i giovani ambientalisti, si sono posizionati in piedi dentro la Fontana, urlando "il nostro paese sta morendo". Una scena che – scrive per Ansa Giulia Marrazzo - non ha sortito lo stesso effetto che Anita Ekberg fece con il suo "tuffo" e la sua camminata iconica, proprio in quella stessa vasca, nel film eterno La Dolce Vita. I turisti intenti a riprendere una delle fontane più invidiate - e da poco anche copiate - al mondo, appena cominciata l'azione, hanno iniziato a inveire contro gli ambientalisti: "Cretini", la parola più carina utilizzata contro i giovani. E ancora fischi e urla, con un gruppo di spagnoli che scandiva: "Fuera, fuera".
Il "futuro nero che attende l'umanità"
"La tragedia orribile vissuta in questi giorni in Emilia Romagna è un'avvisaglia del futuro nero che attende l'umanità, fatto di siccità alternata ad alluvioni sempre più frequenti e violente", ha detto uno dei ragazzi ricordando che "secondo la Banca d'Italia, per di più, una casa su quattro è a rischio alluvione in Italia, con danni stimabili in 3 miliardi ogni anno". Dalla politica è arrivato invece l'ammonimento: "Quello degli attacchi ai monumenti da parte degli eco-vandali sta diventando un rituale stanco che, purtroppo però, ha un costo economico per i cittadini e forse provoca anche danni. Non è un caso che le centinaia di turisti presenti davanti alla Fontana di Trevi abbiano espresso il loro disappunto per questo ennesimo atto sconsiderato", ha detto il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, annunciando poi: "Ci costituiremo parte civile anche in questo processo. Sono sicuro che il Parlamento vorrà presto varare il provvedimento che farà pagare a costoro gli ingenti costi che ogni volta la collettività sostiene". Condanna anche dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, giunto sul posto poco dopo: "Basta con queste assurde aggressioni al nostro patrimonio artistico", ha detto il primo cittadino.
Non ci dovrebbero essere danni permanenti
"Fortunatamente la prima stima è che non dovrebbero esserci danni permanenti perché la vernice nera si è depositata tutto attorno al materiale di impermeabilizzazione, non sul marmo", ha spiegato Gualtieri. Il sindaco ha quindi rivolto un appello al gruppo ambientalista, la cui posizione è al vaglio degli inquirenti: "È giusto battersi per il clima, ma questo non è il modo giusto. È sbagliato. Si rischia di danneggiare i monumenti e si costringono le pubbliche amministrazioni a interventi di ripristino costosi", ha ribadito, sottolineando che ora bisognerà "svuotare" la fontana e "si butteranno via 300 mila litri d'acqua". Mentre per il il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, "questi criminali vanno puniti in maniera drastica, costringendoli a lavorare nell'immediatezza al ripristino dei monumenti e dei luoghi che devastano".
A Torino proteste al Salone del libro
Gli attivisti in questa domenica hanno voluto farsi sentire, "soprattutto in virtù dei danni che sta portando il cambiamento climatico nel nostro Paese". E così anche a Torino, il gruppo Extinction Rebellion, ha portato la protesta davanti al Salone del libro dove gli attivisti hanno posizionato due canotti con l'obiettivo di riportare l'attenzione sull'alluvione in Emilia Romagna. Poi hanno srotolato uno striscione con la scritta 'Emergenza climatica ed ecologica'. "Si tratta - hanno rivendicato - di una nuova azione di protesta, che segue la contestazione pacifica alla ministra alla Famiglia e Natalità, Eugenia Roccella".