Le palme da cocco sono minacciate due volte: ecco perchè rischiano di scomparire
Gli ambientalisti perplessi si interrogano sul futuro dell'albero iconico
Accusate di contribuire all'erosione costiera nell'arcipelago francese, le palme da cocco delle spiagge di Guadaliupe sono anche minacciate da una malattia mortale, spingendo gli ecologisti a interrogarsi sul futuro di questi alberi, così rappresentativi del paesaggio locale. Sulla spiaggia di La Perle, nota per la sua sabbia dorata e le sue onde turchesi, che confina con il comune di Deshaies, nel nord di Basse-Terre, le palme da cocco saranno rimosse, come riporta Gea Agency. Almeno alcune di esse. “Dobbiamo ancora determinare il numero esatto di alberi che rimuoveremo”, spiega Rona Dacourt, responsabile di un programma europeo biennale per la conservazione della biodiversità a Deshaies. “Abbiamo notato che a nord della spiaggia di La Perle, la costa si sta ritirando”, dice la signora Dacourt. E le palme da cocco, piantate dai residenti locali o dall'arenarsi delle noci di cocco trasportate dall'oceano, stanno complicando la lotta contro l'arretramento costiero, secondo diversi studi.
Il “sistema di radici molto piccolo (meno di 1 m²)” della palma da cocco significa che non può legare la sabbia nel terreno, il che aumenta l'erosione quando le palme cadono o quando c'è una forte mareggiata, secondo un documento del Dipartimento di Ambiente, Pianificazione e Abitazione della Guadalupa. “La palma da cocco è una specie esotica”, non endemica, sottolinea Julien Lorthios dell'Ufficio francese per la Biodiversità. Come altri esperti, raccomanda di ripiantare più specie endemiche per rallentare l'erosione della costa, anche se questo significa installare palme da cocco nel retroterra.
Palmeti decimati anche ai Caraibi
C'è un altro flagello che colpisce l'albero emblematico dell'atmosfera tropicale: l'ingiallimento fatale, che ha portato all'abbattimento di quasi 50 palme da cocco nella zona. “La malattia è veicolata da un insetto minuscolo, simile a una piccola cicala, che infetta l'albero e lo condanna alla comparsa dei primi sintomi”, spiega Fabian Pilet, ricercatore presso il CIRAD, un centro di ricerca agricola, che riporta casi di palmeti ‘decimati’ in altri Paesi del mondo, compresi i Caraibi, come la Giamaica negli anni Ottanta. “La malattia esiste da molto tempo: è descritta in un poema haitiano del XIX secolo”, osserva.
La malattia è altamente contagiosa e le palme devono essere abbattute immediatamente per evitare la contaminazione di altre specie di palme. Ad oggi, sono stati identificati nove focolai in Guadalupa, in vari comuni dell'arcipelago, su proprietà private o in aree pubbliche, in particolare sulle spiagge e su diversi tipi di palma. “Non sappiamo come curare o contenere la malattia, ma possiamo mitigarne gli effetti ripiantando” per ‘ogni albero abbattuto’, sottolinea Pilet. Sebbene la malattia sia sotto sorveglianza, le autorità non sono ancora nel panico. L'economia della noce di cocco in Guadalupa è totalmente informale, incentrata sui venditori ambulanti di acqua di cocco e, in ultima analisi, sfruttata soprattutto dal turismo, che si nutre della sua immagine per invogliare le persone ad andare in vacanza.