Fermo, il Jova Beach Party scatena polemiche infuocate. Critiche anche al Wwf: la risposta
Molte associazioni ambientaliste lanciano l’allarme per le conseguenze dannose che tale tipo di show potrebbe causare all’ecosistema di luoghi così delicati. Non mancano le critiche al WWf accusato di aver fornito troppo supporto al Jova Beach Party. La risposta in un comunicato

Il Jova Beach Party crea ancora polemiche. Sono in particolare le associazioni ambientaliste a lanciare l’allarme per le conseguenze dannose che tale tipo di show potrebbe causare all’ecosistema di luoghi particolarmente delicati. Si contesta soprattutto l’appuntamento di Fermo previsto dal Jova Beach Tour per il 5 e 6 agosto, per il quale si prevede l’afflusso di oltre 30mila persone.
In pericolo in questo caso ci sarebbe non solo qualche specie animale in via di estinzione come il fratino (un piccolo trampoliere) ma anche il sistema delle dune, solitamente oggetto di eccezionali attenzioni da parte delle amministrazioni locali.
A proposito dei rischi dovuti a tale tipo di evento – sostengono gli ambientalisti - si sarebbero pronunciati anche biologi e naturalisti che avrebbero spiegato perché organizzare concerti sulla spiaggia è una pessima idea. Non sono mancate le critiche al WWf accusato di aver fornito troppo supporto al Jova Beach Party.

Il comunicato del Wwf
In relazione a questa situazione il World Wide Fund for Nature dice la sua con un comunicato.
“Ci vediamo costretti a intervenire sulle due tappe del Jova Beach Party di Fermo a causa di una serie di notizie non rispondenti alla realtà che vengono diffuse da alcune settimane, nonostante fossero già state smentite in occasione di un incontro pubblico tenutosi proprio a Fermo lo scorso 28 maggio”, si legge.
Il comunicato – scrive Francesca Biagioli su GreenMe - spiega in particolare che “l’area di Fermo in cui si terrà il concerto è già fortemente antropizzata… quindi, l’impatto delle attività antropiche è purtroppo già molto forte”. Inoltre “ogni location è stata sottoposta a screening ambientale, una procedura finalizzata ad evidenziare le caratteristiche ecologiche del sito prescelto in termini di habitat e specie presenti, nonché i possibili impatti. Dalle attività di screening ambientale sono scaturite le prescrizioni per gli organizzatori”.
Il comunicato nello specifico aggiunge che “sebbene nel periodo invernale anche quella spiaggia, come tantissime altre, può essere interessata dalla presenza sporadica del Fratino (Charadrius alexandrinus) - un piccolo limicolo, che vive principalmente in ambienti umidi caratterizzati dall’acqua bassa e si nutre di insetti e altri animali che trova nel limo - non vi si registrano nidificazioni dal 2017. Il concerto, in ogni caso e su specifica richiesta del WWF Italia, sia nel 2019 che nel 2022 è stato calendarizzato in una data di “sicurezza” rispetto ad eventuali nidificazioni e ad ulteriore garanzia la spiaggia è stata monitorata costantemente sin dal mese di maggio”.

Viene posto però in risalto da gruppi ambientalisti e appassionati - si legge - che il fratino proprio lì vicino, ha nidificato ed è impossibile prevedere se e quando lo rifarà ancora, magari proprio a Fermo. E poi la domanda diventa: anche se la zona è già fortemente antropizzata, non c'è il pericolo che le cose peggiorino ancora?
Il comunicato Wwf continua: “Spiace che al solo fine di alimentare le polemiche sia stata strumentalizzata la scelta dell’Organizzazione Aggregata WWF Natura Picena di sciogliersi. Va anche detto, però, che tale organizzazione da anni (ben prima di qualsiasi concerto) non raggiungeva i requisiti di partecipazione e rappresentatività previsti dallo statuto del WWF ed era stata da tempo sollecitata a ristabilire gli elementi minimi per continuare ad operare con il logo del WWF Italia”.
E la questione delle dune ritenute a rischio degrado?
“Non vi è stato il livellamento di nessuna duna – si legge nel comunicato - Al riguardo è singolare che alcuni di coloro che nel 2019 avevano denunciato il livellamento di presunte dune oggi ripetano la stessa accusa dal momento che queste certamente non si erano ricostituite in questi 3 anni. Prima degli interventi di predisposizione dell’arenile le piante di valore presenti sono state estratte e messe a dimora per poi essere successivamente ricollocate nel nuovo progetto più specifico per il Fratino e che riguarderà lo stesso tratto dell’arenile, mentre un altro sarà destinato a spiaggia libera al posto di una delle concessioni balneari previste in origine”.

L'intervento nella spiaggia
Ma i comitati - si legge ancora su GreenMe - e molti di coloro che si oppongono mettono in risalto che le ruspe sarebbero entrate in azione anche quest’anno intervenendo (per la seconda volta dopo il 2019), nella spiaggia di Fermo e “la ricostruzione fatta su Facebook dal Comitato Tag Costa Mare in merito al piano di restauro ambientale” sarebbe “abbastanza convincente, dato che fornisce tutte le date e i dettagli”.
“A noi sembra che il WWF – sostiene il comitato - sia un po’ solo contro tutti in questa battaglia per difendere un evento praticamente indifendibile a livello ambientale, che potrebbe benissimo essere spostato in luoghi più idonei (ma sicuramente meno accattivanti e festaioli) come palazzetti dello sport, teatri o, per inviare segnali più potenti dal punto di vista dell’ambiente , in siti dismessi come ad esempio l’ex ILVA”.
Trident smentisce lavoro nero
Ultima notizia: "Trident smentisce categoricamente la presenza di 17 lavoratori in nero nel cantiere del Jova beach party di Fermo". La società che produce e organizza il Jova beach party e storicamente i live di Jovanotti lo scrive in una nota, nella quale precisa: "Nel corso delle abituali ispezioni in data di ieri (3 agosto ndr) sono state notificate delle inadempienze formali a tre aziende. Le suddette, formalizzando in data odierna i dati mancanti, hanno ricevuto oggi la notifica di revoca del provvedimento di sospensione e oggi le aziende e i 17 lavoratori hanno pertanto proseguito la loro attività attualmente ancora in corso"
Chi ha firmato il documento contro il Jova Beach Party al Lido di Fermo:
Italia Nostra
LEGAMBIENTE Marche
FIAB costa Macerata Fermo
LIPU Marche
MareVivo
Marche Rifiuti Zero
Slow Food Fermano
Società Operaia “G.Garibaldi”
WWF Natura Picena odv
Questione Natura
Gruppo Friday for Future Macerata-Fermo
Ambiente Basso Molise
Comunità SlowFood Cerrano
Stazione Ornitologica Abruzzese
Pro natura Marche