L’influenza aviaria ora spaventa anche l’Italia, sul Garda decine di gabbiani e aironi morti a causa del virus

Le carcasse di tantissimi volatili segnalate in acqua e sulle spiagge. E a Toscolano Maderno confermato il primo caso di aviaria ad alta patogenicità H5N1. Il Wwf: "Stiamo toccando il degrado ambientale"

Foto tratta da Bresciaoggi.it
Foto tratta da Bresciaoggi.it

Ci mancava soltanto l’aviaria. Dopo anni di Covid l’Italia sembra proiettata, come il resto nel mondo, in una nuova emergenza che per ora riguarda, fortunatamente, soltanto i volatili. Nelle ultime ore è scattato infatti un vero e proprio allarme, con le segnalazioni di decine di gabbiani morti sul Garda. Le carcasse quasi non si contano più. In acqua, ma anche lungo le spiagge del lago tra Desenzano e Sirmione. I residenti hanno allertato l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) che avrebbe già confermato il primo caso di aviaria ad alta patogenicità H5N1 a Toscolano Maderno.

Foto tratta da ildolomiti.it

Dopo le segnalazioni cresce la preoccupazione

Alcuni cittadini hanno segnalato anche il ritrovamento della carcassa di un airone cenerino, come di altri piccoli uccelli. Le amministrazioni del Garda bresciano, come anche le associazioni ambientaliste, hanno espresso la loro preoccupazione. “Stiamo toccando con mano il degrado ambientale della nostra provincia - ha dichiarato il rappresentante locale del Wwf - dobbiamo urgentemente ripensare e rivalutare i sistemi produttivi e di consumo con attenzione in primis agli habitat naturali del territorio”. E c’è già chi chiede urgentemente l’intervento delle autorità sanitarie. In questo momento le acque del Garda soffrono, come la maggior parte dei bacini italiani, una crisi idrica senza precedenti. A rischio, oltre ai delicati equilibri degli ecosistemi, anche la salute pubblica.

Foto tratta da quibrescia.it

Il virus H5N1 minaccia la salute pubblica

Ma ora questo aspetto passa in secondo piano. La moria dei volatili segna l’inizio di un’emergenza più grave. Le segnalazioni al Wwf Bergamo – Brescia riguardano anche lo svasso, su cui sono in corso degli accertamenti per confermare l’eventuale presenza del virus H5N1, e altre specie i cui esemplari vengono rinvenuti morti quasi con cadenza quotidiana. Le amministrazioni dell’area interessata dall’emergenza sono tutte in allarme, e con le forze della polizia locale affiancano i volontari dell'associazione ambientalista.