Ora per il clima siamo costretti a cambiare anche i confini: le località interessate
Si sciolgono i ghiacciai tra Italia e Svizzera. Il Consiglio federale elvetico ha approvato la firma del progetto di modifica. Parte dell'area interessata si troverà sotto il Cervino

Si sciolgono i ghiacciai e tutto cambia, anche i confini tra gli Stati. È quello che sta accadendo tra Italia e Svizzera come annunciato dal Consiglio federale elvetico, che ha approvato la firma del progetto di modifica. Parte dell'area interessata si troverà sotto il Cervino, una delle montagne più alte d'Europa, e vicino a numerose località sciistiche molto frequentate. Rettificati anche quelli con la Francia attorno a Ginevra.
Zone del Cervino non saranno più italiane
Nelle regioni di alta montagna, lunghi tratti del confine italo-svizzero sono definiti dalla linea spartiacque rappresentata dal crinale dei ghiacciai o da zone di neve perenne. Tuttavia, con lo scioglimento dei ghiacciai, "questi elementi naturali evolvono e ridefiniscono il confine nazionale quando questo viene determinato in modo dinamico", scrive il governo in una nota. L'area interessata è quella della Testa Grigia/Plateau Rosa, del rifugio Carrel e della Gobba di Rolli, tutti vicini al Cervino e a famose località sciistiche, tra cui Zermatt.
Cambia anche la responsabilità sulle montagne
Non è soltanto una questione di cartine geografiche e mappe: la definizione aiuterà entrambi i Paesi a stabilire chi è responsabile della manutenzione di specifiche aree naturali. Il processo per l'approvazione è in corso in Francia e in Italia. Ogni anno viene pubblicato un rapporto annuale dalla Swiss Glacier Monitoring Network (Glamos), che ha attribuito le perdite record dei ghiacciai alle estati molto calde consecutive e alle nevicate molto scarse dell'inverno 2022. I ricercatori affermano che se questi modelli meteorologici continuano, il disgelo potrà solo che accelerare.
L'anno scorso, Glamos aveva lanciato l'allarme: alcuni ghiacciai svizzeri si stanno riducendo così rapidamente che è improbabile che possano essere salvati, anche se le temperature globali venissero mantenute entro l'obiettivo di aumento di 1,5 °C previsto dall'accordo di Parigi sul clima. Negli ultimi anni sono state fatte numerose scoperte sui ghiacciai svizzeri a causa del loro scioglimento e del loro rapido ritiro. Lo scorso luglio, i resti umani ritrovati nei pressi del Cervino sono stati confermati come appartenenti a un alpinista tedesco disperso dal 1986. Gli scalatori che attraversavano il ghiacciaio del Teodulo sopra Zermatt hanno notato uno scarpone da trekking e dei ramponi emergere dal ghiaccio. Nel 2022, dal ghiacciaio dell'Aletsch sono invece riemersi i resti di un aereo precipitato nel 1968. Il corpo dell'alpinista britannico disperso Jonathan Conville è stato ritrovato nel 2014 da un pilota di elicottero che ha notato qualcosa di insolito mentre consegnava rifornimenti a un rifugio di montagna sul Cervino.