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Il buco dell'ozono si sta rimarginando: lo studio pubblicato su Nature

Sarebbe il risultato diretto degli sforzi globali volti a ridurre le sostanze che impoveriscono l’ozono rispetto ad altre influenze come la variabilità meteorologica naturale

di Tiscali Ambiente/Italpress   
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Un nuovo studio dell’Istituto di Tecnologia del Massachusetts, pubblicato sulla rivista Nature, dimostra che lo strato di ozono antartico si sta rimarginando, come risultato diretto degli sforzi globali volti a ridurre le sostanze che impoveriscono l’ozono. Gli scienziati, hanno osservato segnali di ripresa anche in passato, ma il nuovo studio è il primo a dimostrare, con elevata confidenza statistica, che questa ripresa è dovuta principalmente alla riduzione delle sostanze che impoveriscono l'ozono, rispetto ad altre influenze come la variabilità meteorologica naturale o l'aumento delle emissioni di gas serra nella stratosfera.

Nel nuovo studio, il team di ricercatori ha adottato un approccio quantitativo per identificare la causa del recupero dell'ozono antartico, prendendo in prestito un metodo dalla comunità del cambiamento climatico, noto come "fingerprinting". Lo studio ha applicato il metodo dell'impronta digitale per identificare l'effetto delle riduzioni umane di sostanze che danneggiano l'ozono sul ripristino del buco dell'ozono. I ricercatori hanno prima creato delle simulazioni dell'atmosfera terrestre, generando più "mondi paralleli", o simulazioni della stessa atmosfera globale, in diverse condizioni iniziali, poi hanno confrontato queste simulazioni per osservare come l'ozono nella stratosfera antartica cambiasse, sia con la stagione, sia a diverse altitudini, in risposta a diverse condizioni iniziali.

Il team ha poi cercato questa impronta digitale nelle osservazioni satellitari effettive del buco dell'ozono antartico dal 2005 a oggi, scoprendo che nel tempo l'impronta digitale che avevano identificato nelle simulazioni è diventata sempre più chiara nelle osservazioni. Nel 2018, l'impronta digitale era al suo massimo e il team ha potuto affermare con il 95% di sicurezza che il recupero dell'ozono era dovuto principalmente alle riduzioni delle sostanze che lo impoveriscono. Se questa tendenza dovesse proseguire e l'impronta del recupero dell'ozono diventasse più forte, secondo i ricercatori, presto lo strato di ozono rimarrà completamente intatto. Ed il buco dell’ozono rimarrà chiuso per sempre.

di Tiscali Ambiente/Italpress   
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