I soldi sono finiti: i panda Lumi e Pyry tornano prima a casa. Dalla Finlandia alla Cina
Mantenerli costa 1,5 milioni di euro l'anno. Dovevano essere restituiti dopo 15 anni, ma "la nostra situazione economica non ci permette più di tenere questi panda", ha dichiarato Risto Sivonen, direttore dello zoo di Ahtari.
La Finlandia restituirà due panda giganti alla Cina con oltre otto anni di anticipo rispetto al previsto, a causa delle difficoltà finanziarie dello zoo che li ospita. I panda giganti, chiamati Jin Bao Bao ("Lumi" o neve in finlandese) e Hua Bao ("Pyry" o tempesta in finlandese), arrivati in Finlandia nel 2018, saranno restituiti entro la fine dell'anno. Dovevano essere restituiti dopo 15 anni, ma "la nostra situazione economica non ci permette più di tenere questi panda", ha dichiarato Risto Sivonen, direttore dello zoo di Ahtari.
Un accordo di prestito era stato raggiunto durante la visita del presidente cinese Xi Jingping nel 2017 nel Paese nordico. "In quel momento eravamo davvero sicuri che fosse la decisione giusta", ha detto il capo dello zoo. Il calo dei visitatori dovuto a Covid, l'aumento dei tassi di interesse e l'inflazione dopo l'invasione dell'Ucraina hanno indebolito le finanze dello zoo. "Il costo della casa dei panda e' stato di 8,5 milioni di euro e il costo annuale del mantenimento dei panda e' di 1,5 milioni di euro", ha aggiunto. L'accordo di restituzione è stato firmato con i partner dello zoo in Cina il 20 settembre. I panda, che secondo il direttore sono "in ottima forma", saranno messi in quarantena in Finlandia da oggi alla fine di ottobre per almeno un mese prima di tornare in patria. Questi animali dall'aspetto tenero vengono prestati dalla Cina agli zoo stranieri nell'ambito di quella che e' stata definita la "diplomazia dei panda".
Secondo il WWF, in natura sono rimasti 1.860 panda giganti, soprattutto nelle foreste di bambù delle montagne cinesi. Circa 600 sono in cattività nei centri panda, negli zoo e nei parchi naturali di tutto il mondo