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I ricchi potrebbero aiutare il mondo. Uno studio spiega come

Tra circa un mese si apre la Cop29: il ruolo dei paesi sviluppati potrebbe essere determinante

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I Paesi più abbienti potrebbero fornire fino a 5mila miliardi di dollari all'anno da destinare agli Stati più poveri e colpiti dall'effetto del cambiamento climatico. La cifra, pari a cinque volte quella richiesta attualmente per il fondo Loss and Damage, dovrebbe essere raccolta tramite una serie di imposte sul patrimonio e sulle società e da un giro di vite sui combustibili fossili. È quanto emerge da una ricerca realizza in vista di Cop29 dall'ong Oil Change International. Nel dettaglio, gli Stati applicando una tassa patrimoniale sui miliardari potrebbero ottenere 483 miliardi di dollari a livello globale. A questa occorrerebbe aggiungere, secondo gli esperti, un'imposta sulle transazioni finanziarie da circa 327 miliardi di dollari. Le tasse sulle vendite di grandi tecnologie, armi e moda di lusso rappresenterebbero poi altri 112 miliardi di dollari, mentre la ridistribuzione del 20% della spesa militare pubblica varrebbe 454 miliardi di dollari se attuata in tutto il mondo.

Stop ai sussidi ai combustibili fossili

Tra le altre iniziative proposte dall'ong Oil Change International, c'è poi l'interruzione dei sussidi ai combustibili fossili. Questo provvedimento libererebbe 270 miliardi di dollari di denaro pubblico negli Stati più ricchi e circa 846 miliardi di dollari a livello globale. Le tasse sull'estrazione dei combustibili fossili potrebbero invece valere 160 miliardi di dollari nel mondo ricco e 618 miliardi di dollari a livello globale.

“L'anno scorso i Paesi hanno deciso di eliminare gradualmente i combustibili fossili. Ora è giunto il momento che quelli più abbienti paghino per trasformare questa promessa in azione - ha dichiarato in una nota stampa Laurie van der Burg, responsabile delle finanze pubbliche di Oil Change International - Non c'è carenza di denaro pubblico a disposizione dei Paesi ricchi per pagare la loro giusta quota per l'azione a favore del clima, in patria e all'estero. Possono sbloccare trilioni di sovvenzioni e finanziamenti equivalenti per il clima ponendo fine all'elemosina dei combustibili fossili, facendo pagare chi inquina e cambiando le regole finanziarie ingiuste".

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