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Il prezzo nascosto dell'acqua: 500 miliardi di dolori e ingiustizie nell'anno del caos idrico

Più di 8700 morti nel 2024 e 40 milioni di sfollati. Eventi estremi sempre più frequenti

di Tiscali Ambiente   
Ansa

Nel 2024 i disastri idrici hanno causato nel mondo danni per oltre 550 miliardi di dollari, più di 8.700 morti e 40 milioni di sfollati. È quanto emerge dal Global Water Monitor report di quest’anno, uno studio prodotto da un team internazionale di ricercatori provenienti da università in Australia, Arabia Saudita, Cina, Germania e alti Paesi. Il report evidenzia come i record di precipitazioni vengono battuti con sempre maggiore regolarità: i record di precipitazioni mensili sono stati stabiliti il 27% in più nel 2024 rispetto al 2020, mentre quelli giornalieri addirittura il 52% in più. Le prospettive per il 2025 mostrano rischi ancora maggiori: le previsioni climatiche stagionali e le attuali condizioni del bacino idrografico segnalano un potenziale peggioramento delle siccità nel Nord del Sud America, nell'Africa meridionale e in alcune parti dell'Asia. Le regioni più umide come il Sahel (in Africa) e l'Europa potrebbero affrontare un rischio elevato di inondazioni. Il cambiamento climatico in corso rende più probabili ovunque eventi estremi, specifica il rapporto, come inondazioni improvvise, ondate di calore e incendi boschivi.

In Cina, Spagna, Brasile gli eventi più gravi

Nel dettaglio, nella Cina meridionale da maggio a luglio, i fiumi Yangtze e Pearl hanno inondato diverse città e paesi, sfollando decine di migliaia di persone e causando centinaia di milioni di dollari di danni ai raccolti. Le inondazioni del fiume in Bangladesh ad agosto, dopo le forti piogge monsoniche, hanno colpito quasi 6 milioni di persone e distrutto almeno un milione di tonnellate di riso. Nel frattempo, in Spagna a ottobre, sono caduti più di 500 millimetri di pioggia in otto ore, causando inondazioni improvvise e mortali. La città di Porto Alegre, in Brasile, a maggio è stata colpita in soli tre giorni da una quantità di pioggia che solitamente cade in due mesi, trasformando le strade in fiumi. Sul fronte opposto, anche la siccità ha causato gravi danni, con la produzione agricola nell'Africa meridionale dimezzata che ha portato più di 30 milioni di persone a dover affrontare carenze alimentari. Gli agricoltori sono stati anche costretti ad abbattere il bestiame per carenza di acqua e la riduzione della produzione delle dighe idroelettriche ha portato a blackout diffusi. Le temperature globali continuano poi ad aumentare rapidamente: la temperatura media dell'aria sulla superficie terrestre ha raggiunto il massimo storico, raggiungendo 1,2 gradi centigradi in più rispetto alla media del 1995-2005. Più della metà della popolazione mondiale distribuita in 111 paesi ha vissuto l'anno più caldo di sempre, mentre 34 paesi hanno stabilito nuovi record di temperatura massima.

di Tiscali Ambiente   
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