Il futuro dei viaggi è green, l'outdoor vale 5 miliardi, in crescita borghi e cicloturismo
Enit, piace l'Italia sostenibile, crescono borghi e cicloturismo
Che sia la novità del glamping, che sia una vacanza di sport, che sia solo una passione per la natura o il rispetto dell'ambiente, il mondo delle vacanze vira sempre di più verso il verde. L'Osservatorio del Turismo Outdoor 2019, realizzato da Human Company e presentato al TTG Travel Experience organizzato da Italian Exhibition Group a Rimini, conferma per la stagione le stime di fatturato globale di 5 miliardi di euro per il turismo outdoor (ricettivo, indotto e turismo in libertà inclusi). Il fatturato parziale del settore per alloggio e indotto nel 2019 ha totalizzato 3,3 miliardi di euro, con un inizio stagione 2020 promettente sia per giro d'affari che per arrivi: a giugno del prossimo anno il tasso di crescita per entrambi i dati è stimato a 5 punti percentuali in più rispetto al primo semestre del 2019 (rispettivamente 1,1 miliardi di euro e oltre 4,2 milioni).
Secondo i dati raccolti dall'Osservatorio i turisti che nel 2019 hanno scelto le strutture open air nella Penisola sono sempre più soddisfatti, con un sentiment positivo che si attesta all'83,6% (+1% rispetto allo stesso periodo del 2018). Le regioni più recensite sono il Veneto, seguito dalla Toscana e dalla Puglia. Le preferite sono Valle d'Aosta (90,9%) seguita da Umbria (87,3%) e Trentino Alto Adige (87,1%). Per quanto riguarda la composizione degli ospiti, le famiglie rappresentano oltre la metà tra i recensori delle strutture outdoor (il 58%), ma le coppie sono la tipologia con il più alto tasso di soddisfazione (81,8% di sentiment positivo). Tra gli stranieri i primi per recensioni nel 2019 risultano i tedeschi (19%), seguiti dai francesi (10%) e dagli olandesi (9%), mentre i più soddisfatti sono gli ungheresi (89,9% di sentiment positivo).
Anche secondo l'Enit l'Italia è capofila del viaggio eco-friendly ed è uno dei Paesi preferiti dai turisti per la sostenibilità. Sono cresciute le notti trascorse nei piccoli borghi: nei 5.570 comuni con una popolazione inferiore ai 5mila abitanti si concentra infatti oltre la metà dei 55 siti Unesco che attirano oltre 21 milioni di arrivi per circa 90 milioni di notti di visitatori sia italiani che internazionali. Il 54% dei viaggiatori desidera portarsi a casa l'esperienza italiana, apprendere il modo di vivere e lavorare. L'approccio sempre più green e salutistico fa sì che la natura diventi il leit motiv: cresce infatti il turismo legato agli sport con il +4,2% di pernottamenti e il +7,7% di consumi turistici.
Circa la metà dei vacanzieri attivi in Italia pratica cicloturismo: oltre 77,6 milioni di presenze turistiche stimate per il cicloturismo in Italia nel 2018. È di 66 euro la spesa media giornaliera del cicloturista ed intorno ai 77 euro quella dei turisti ciclisti (italiani e stranieri, escluso viaggio e alloggio). "Il turismo - conferma anche Luca Patanè, presidente di Confturismo Confcommercio - è il primo business a essere colpito dal degrado ambientale e per questo i nostri operatori si sono mobilitati da anni, prima ancora che il tema raggiungesse la centralità mediatica che oggi registriamo".