Finalmente una buona notizia per la lotta all'inquinamento da plastica
Scoperto dalla Columbia university come si formano le micro e le nanoplastiche

Il meccanismo molecolare che porta alla formazione delle micro e delle nanoplastiche è stato finalmente individuato, aprendo le porte a nuovi sistemi di lotta a questa forma di inquinamento. È quanto emerge da un nuovo studio guidato dalla Columbia University e pubblicato su Nature Communications. "Se si osserva un pezzo di plastica - spiegano gli autori - attraverso un potente microscopio, vedrai strati alternati di materiale duro e materiale morbido. Negli strati duri, le molecole di plastica sono rigidamente organizzate in forti strutture cristalline. Negli strati morbidi, le molecole sono prive di struttura e formano una massa morbida e amorfa".
Gli strati morbidi della plastica innestano il processo
Gli studiosi hanno scoperto che il processo di formazione delle micro e nanoplastiche inizia negli strati morbidi, che si indeboliscono nel tempo a causa della degradazione ambientale e possono rompersi anche quando la plastica non è sotto stress. Da soli, questi pezzi morbidi si rompono rapidamente nell'ambiente. I problemi sorgono quando il cedimento di uno strato morbido consente la rottura degli strati duri. Questi frammenti cristallini sono le nanoplastiche e le microplastiche che possono persistere nell'ambiente per secoli e causare danni significativi agli esseri viventi, compresi gli esseri umani. Per far fronte al problema la realizzazione delle plastiche andrebbe ripensata: "I nostri risultati - concludono gli autori - suggeriscono che ingegnerizzare l'architettura degli strati morbidi per renderli piu' resilienti ridurrebbe la quantità di frammenti cristallini che si staccano. Chiaramente, è necessario concentrarsi su questo punto per ridurre la quantità di micro e nano plastiche create dalla normale degradazione dei polimeri