Da Amsterdam a Londra passando per Asia e America Latina: giovani in piazza ricordando Papa Francesco
Ecco come gli attivisti ambientali riconquistano il loro spazio

La Giornata mondiale della Terra, che è caduta il 22 aprile, quest'anno è stata orfana di una delle sue più autorevoli voci, quella di Papa Francesco. Tra i più forti sostenitori del Pianeta, è stato, ta l'altro, un leader ambientalista di cui si sentirà molto la mancanza. Proprio in questi giorni, e a partire da questa ricorrenza, in tutto il mondo gli attivisti ambientali hanno iniziato una serie di azioni politiche e concrete per ribadire il proprio diritto alla difesa dle Pianeta e a far sentire la propria voce.
Dopo il vertice mondiale a Londra sul futuro della sicurezza energetica, che appare timido rispetto alla transizione energetica e orientato a non abbandonare le energie fossili. Gli attivisti di Xr hanno manifestato con cartelloni e sit in per ribadire il diritto a poter costruire un futuro e a combattere contro il cambiamento climatico. Ad Amsterdam hanno portato - letteralmente - il conto del finanziamento delle azioni fossili alla banca Ing.
A Johannesburg è stato necessario organizzare delle vere e proprie ronde sui fiumi per raccogliere rifiuti di plastica che stavano per finire a mare.
A Bangalore il 22 aprile studenti, attivisti e membri di associazioni ambientaliste hanno protestando, colorando la giornata per la Terra con cartelli, striscioni scandendo il tema di quest'anno: "Our Power, Our Planet". Hanno pulito spiagge e fondali in Abijian, in Costa D'Avorio, e in Portorico hanno approfittato dei riflettori accesi sul 22 aprile per protestare contro il nuovo piano di costruzione edile a ridosso delle spiagge, che sarà responsabile di nuova erosione costiera.