Elettrodomestici rigenerati sul mercato a metà prezzo e con 12 mesi di garanzia
Ecco come una società leader nei pezzi di ricambio ha trasformato un problema ambientale in una preziosa risorsa
Qualsiasi oggetto l’uomo produca, se mal gestito al termine della sua vita, può diventare per l’ambiente un vero e proprio problema. Lo si è capito con la plastica, che soffoca il pianeta, e ora anche con gli elettrodomestici e i dispositivi elettronici. Nonostante ciò, quando una lavatrice, una lavastoviglie o un frigorifero si rompe, è spesso più comodo (ed economico) sostituirla che ripararla. Almeno così era fino a pochi anni fa. Con i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, più noti con l’acronimo Raee, ci sono infatti delle iniziative interessanti, lanciate da una società leader nei ricambi elettrodomestici. La Astelav, azienda Torinese, ha infatti avviato il progetto Ri-Generation. Dal 2017 ad oggi la società è riuscita a “recuperare” qualcosa come 3mila elettrodomestici, rigenerandoli per poi rimetterli sul mercato con un prezzo mediamente inferiore del 50 per cento rispetto al nuovo.
Ri-Generation ha preso il via senza grandi proclami ma l’azienda, nonostante inizialmente abbia destinato al progetto soltanto due risorse, ci credeva. “Oggi - racconta orgoglioso Ernesto Bertolino, referente marketing di Ri-generation e amministratore di Astelav -. Abbiamo messo la nostra conoscenza degli elettrodomestici e la disponibilità dei ricambi al servizio dell’economia circolare, uscendo da quella mentalità dell’usa e getta che è sempre più diffusa”. La Astelav vanta ora un laboratorio dedicato che alimenta una rete vendita composta dal sito e-commerce e due negozi, entrambi a Torino.
Non tutti gli elettrodomestici vengono ovviamente riportati a nuova vita. I Raee da salvare, che provengono dal circuito “dell’uno contro uno”, ovvero dalla possibilità offerta al consumatore di consegnare l’elettrodomestico vecchio al rivenditore nel momento dell’acquisto di uno nuovo, devono rispondere ad alcune specifiche caratteristiche, di qualità e anzianità. “Dopo un accurato screening - spiega Bertolino - vengono riparati utilizzando esclusivamente ricambi originali. In un secondo momento vengono collaudati e sanificati da un team di tecnici specializzati”. Superati i test di conformità gli elettrodomestici vengono reimmessi sul mercato, con tanto di garanzia di 12 mesi.
Il progetto sta riscuotendo un grande successo, tanto che “i volumi di attività crescono mensilmente del 30-40 per cento”. Il progetto Ri-generation è totalmente in linea con le nuove direttive europee che, a partire dallo scorso 1 ottobre, impone alle aziende produttrici di elettrodomestici ed elettronica di progettare i propri prodotti pensando all’economica circolare. Cosa significa? Semplice: le società del settore dovranno garantire una più facile sostituzione dei pezzi di ricambio e saranno tenute a render disponibili gli stessi per un periodo di almeno 10 anni. I Raee, infatti, risultano esser la fonte di rifiuti in più rapida crescita al mondo. Ogni anno ne vengono prodotte 50 milioni di tonnellate ma, soltanto 10 milioni, finiscono con l’esser smaltite in modo appropriato.