“E’ come la brace in un barbecue”, Chernobyl fa di nuovo paura
Dopo 35 anni si è risvegliato il reattore: bruciano nuovamente le reazioni nucleari

La centrale nucleare di Chernobyl fa di nuovo paura. Secondo Maxim Saveliev, dell’Institute for Safety Problems of Nuclear Power Plants (ISPNPP), all’interno del reattore sarebbero riprese le reazioni di fissione nelle masse di combustibile di uranio. Nonostante i 35 anni trascorsi dal giorno dell’incidente la centrale sembra ancora estremamente pericolosa. Il pericolo non è imminente, ma “il numero dei neutroni prodotti – segnale che un processo di fissione è in corso – sta aumentando lentamente”. A detta degli esperti bisognerà intervenire subito, e neutralizzare il problema prima che lo stesso diventi ingestibile: “Abbiamo qualche anno di tempo per neutralizzare possibili rischi”. L’allarme è stato lanciato la prima volta lo scorso 5 maggio, sulle pagine di Science. Neil Hyatt, un chimico dei materiali nucleari dell’università di Sheffield, ha descritto ciò che sta accadendo con parole che fanno rabbrividire: “E’ come la brace in un barbecue”.
La notizia è giunta poco prima dell'annuncio relativo allo smantellamento del reattore. Anatolii Doroshenko, dell’ISPNPP, aveva evidenziato la presenza di segnali inquietanti. “I sensori stanno monitorando un numero crescente di neutroni, un segnale della fissione”, aveva spiegato Anatolii. Il collega Savieliev ha poi tentato di tranquillizzare gli animi, evidenziando che ci sono ancora dei dubbi… “Ma non possiamo escludere la possibilità di un incidente. Il conteggio dei neutroni sta aumentando lentamente, i gestori hanno ancora qualche anno per capire come soffocare la minaccia”.
Quel che sta succedendo a Chernobyl ha catturato l’attenzione del popolo giapponese. Hyatt ha infatti paragonato quanto sta accadendo nella centrale ucraina a quel che potrebbe accadere in futuro a Fukushima… Lo Shelter, il sarcofago di cemento e acciaio eretto un anno dopo il disastro nucleare per ospitare i resti dell’Unità Quattro, come il più recente New Safe Confinement (NSC) che ricopre il vecchio Shelter dal novembre 2016, non sembrano in grado di fermare i danni dovuti alla cosiddetta fissione self-sustaining.
A detta degli scienziati in alcune aree della centrale i neutroni sono in aumento da circa 4 anni. Nella sala controllo del reattore 4 si parla di livelli raddoppiati. Nessuno al momento sembra capire cosa stia realmente accadendo sotto Shelter e il New Safe Confinement. I dati, tuttavia, sembrano corretti. “Il timore - precisa Hyatt - è che la reazione di fissione acceleri in modo esponenziale, portando a un rilascio incontrollato di energia nucleare”. Si tratterebbe di una esplosione “contenuta”, aggiungono tanti, ma sufficientemente potente da mandare in pezzi lo Shelter e riempire l’NSC di polvere altamente radioattiva.
Allo stato attuale non esiste un piano d’azione. “I livelli di radioattività sono già troppo elevati. Nessuno può più avvicinarsi. E non sembrerebbe più possibile neppure spruzzare nitrato di gadolinio sui detriti nucleari, ormai sepolti sotto innumerevoli colate di cemento. Come procedere dunque? C’è chi suggerisce di inviare dei robot “corazzati”. Questi dovrebbero praticare dei fori negli FCM – un tempo resistenti come l’acciaio, e oggi dalla consistenza pari a quella della sabbia - e inserire dei cilindri di boro che funzionerebbero come barre di controllo, per assorbire i neutroni. Ma dei robot del genere ancora non esistono…