L'arcipelago sta scomparendo: le case inghiottite dal mare. Il paradiso naturalistico dichiara la crisi climatica
A rischio la sopravvivenza dei 270mila abitanti della Nuova Caledonia: si attiva un fondo per cercare soluzioni alla crisi climatica
L'isola di Ouvéa, così come la costa orientale di Grande Terre, nell'arcipelago francese Nuova Caledonia del Pacifico meridionale, stanno subendo l'erosione causata dall'innalzamento del livello del mare. Case, infrastrutture e terreni agricoli sono a rischio di estinzione, inghiottiti dal mare che penetra tra le strade e i campi. La Nuova Caledonia è un paradiso naturalistico, una manciata di isole nel Pacifico che sono fortemente minacciate da fenomeni meteorologici intensi (forti piogge o grandi siccità). Infine, l'aumento delle temperature del mare sta colpendo le barriere coralline, che sono interessate da episodi di sbiancamento. Bisogna correre ai ripari. Insomma: è piena crisi climatica.
Si attiva un fondo per cercare soluzioni alla crisi climatica
Il governo della Nuova Caledonia ha espresso quindi l'intenzione di dichiarare un'emergenza climatica e ambientale: “Le isole del Pacifico sono in prima linea nel riscaldamento globale” e "Vanuatu e la Nuova Zelanda hanno già dichiarato un'emergenza climatica", ha dichiarato il governo locale in un comunicato, citando il lavoro del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC). La dichiarazione di emergenza climatica deve essere accompagnata da una strategia di adattamento basata su un forum che riunisce esperti e membri della società civile, che trasmetterà le proprie raccomandazioni a un “comitato per il cambiamento climatico della Nuova Caledonia”. Sembra tanta burocrazia, ma sono passaggi necessari perchè la dichiarazione di crisi climatica non rimanga un'azione astratta, una dichiarazione buona a far parlare di sè in qualche forum ambientalista, ma si trasformi in atti concreti, nei necessari fondi economici, per dare un futuro alle isole e ai loro abitanti.
Il comitato infatti sarà responsabile della gestione di un “fondo di resilienza”, che attirerà finanziamenti esterni da importanti fondazioni per sostenere le azioni di lotta al cambiamento climatico, prosegue il comunicato stampa. Queste misure, adottate mercoledì dal governo della Nuova Caledonia, saranno presto sottoposte all'approvazione dei rappresentanti eletti del Congresso, l'assemblea deliberativa di questo territorio di 270.000 abitanti.