Addio alle Isole del Pacifico, un nuovo rapporto scientifico lancia l’allarme: “Finiranno 2 metri sotto il livello del mare"
La previsione che spaventa è il risultato di nuovi calcoli che forniscono l’andamento di quella che viene definita come un’emergenza globale di difficile soluzione fino a 2100 e oltre
Il mondo sta cambiando, e lo sta facendo molto più rapidamente di quanto finora previsto dagli scienziati. Secondo un nuovo rapporto, realizzato dai ricercatori dell’Asian Development Bank (ADB), gran parte delle isole oggi presenti nell’Oceano Pacifico finiranno per esser inghiottite dai mari. L’innalzamento del livello delle acque nella zona dell’Asia-Pacifico, infatti, potrebbe esser maggiore delle precedenti stime, e superare i 2 metri entro il 2100.
Secondo i ricercatori, l’innalzamento sarebbe da ricondurre non solo al riscaldamento degli oceani, a sua volta causato dal riscaldamento globale, ma anche dal sempre più rapido ritiro delle acque sotterranee. I dati raccolti dal 2000 in poi suggeriscono fortemente che le isole nella zona del Pacifico si stanno abbassando. Dunque l’innalzamento del livello del mare verrà amplificato in queste aree.
E gli eventi saranno alla base di nuovi cambiamenti climatici che peggioreranno ulteriormente le condizioni di vita sulla Terra. Secondo Anthony Kiem, professore di idroclimatologia all’Università di Newcastle (Australia), l’innalzamento del livello del mare aumenterà l’impatto dei cambiamenti climatici in corso, e rappresenterà una sfida considerevole per l’ingegneristica delle infrastrutture.
Lo stesso livello del mare, secondo il ricercatore, dovrebbe continuare a salire non solo fino al 2100 ma per diversi secoli, qualcosa che rappresenterà una sfida difficile e lunga non solo per le isole che si trovano nella Pacifico ma anche per tutte le nazioni che si affacciano sul mare. I ricercatori prevedono un primo innalzamento mezzo metro entro il 2050, e un secondo innalzamento, superiore anche ai 2 metri, entro il 2100. Ulteriori peggioramenti sono in fine previsti per i decenni successivi.