Pipistrelli terrorizzati dalle pale eoliche, i piccoli mammiferi scappano e perdono territori di caccia
1/17
Le pale eoliche rappresentano una minaccia per l’esistenza dei pipistrelli. Lo dimostra uno studio condotto da un team di ricercatori dell'Università di Turku e Helsinki. Posizionando dei rilevatori acustici a distanze variabili dalle turbine gli scienziati si sono resi conto che, più ci si avvicinava alle pale e meno intensa era l’attività di caccia dei pipistrelli. Secondo gli studiosi, che hanno condotto una serie di esperimenti in Finlandia, i mammiferi che popolano le foreste boreali stanno ben attenti a non avvicinarsi alle pericolose strutture. E ciò anche se accanto alle stesse vi siano ricche riserve di cibo. Ben 7 i parchi eolici presi in esame dagli scienziati, composti da generatori di altezza compresa fra i 30 e i 120 metri. I ricercatori, che hanno visto i risultati del proprio studio pubblicati sulle pagine della rivista Landscape and Urban Planning, hanno analizzato specificatamente la reazione del serotino di Nilsson (Eptesicus nilssonii), la specie più comune in Finlandia, e alcuni pipistrelli appartenenti al genere Myotis. I primi restavano a 800 metri di distanza dalle turbine mentre i secondi, evidentemente più sensibili, a oltre 1 km di distanza. Allo stato attuale la ricerca non sembra aver però chiarito se i piccoli volatili crepuscolari siano ostacolati da una qualche interferenza generata dai generatori, o più semplicemente si tengano a distanza dall’area in quanto soggetta (inevitabilmente) a deforestazione. Probabilmente, ma serviranno ulteriori studi per avere delle conferme, i mammiferi vengono disturbati durante le fasi di costruzione del parco, dallo stesso funzionamento delle pale (che causano forti rumori) e anche dall’illuminazione che ha un impatto negativo sugli insetti.
Soltanto qualche anno fa, una ricerca condotta da altri scienziati Finlandesi, aveva riscontrato un problema opposto. I pipistrelli non venivano allontanati dalle pale ma attratti, a seguito della presenza di insetti a loro volta sedotti dalle luci di segnalazione. A prescindere da ciò gli attuali impianti risulterebbero “potenzialmente pericolosi” per i piccoli mammiferi. Ciò non significa che i parchi eolici sono il male assoluto, anzi saranno fondamentali nella transizione ecologica appena intrapresa. Gli impianti andranno semplicemente migliorati, così da avere un impatto ridotto su tutte le specie animali.
Le pale eoliche rappresentano una minaccia per l’esistenza dei pipistrelli. Lo dimostra uno studio condotto da un team di ricercatori dell'Università di Turku e Helsinki. Posizionando dei rilevatori acustici a distanze variabili dalle turbine gli scienziati si sono resi conto che, più ci si avvicinava alle pale e meno intensa era l’attività di caccia dei pipistrelli. Secondo gli studiosi, che hanno condotto una serie di esperimenti in Finlandia, i mammiferi che popolano le foreste boreali stanno ben attenti a non avvicinarsi alle pericolose strutture. E ciò anche se accanto alle stesse vi siano ricche riserve di cibo. Ben 7 i parchi eolici presi in esame dagli scienziati, composti da generatori di altezza compresa fra i 30 e i 120 metri. I ricercatori, che hanno visto i risultati del proprio studio pubblicati sulle pagine della rivista Landscape and Urban Planning, hanno analizzato specificatamente la reazione del serotino di Nilsson (Eptesicus nilssonii), la specie più comune in Finlandia, e alcuni pipistrelli appartenenti al genere Myotis. I primi restavano a 800 metri di distanza dalle turbine mentre i secondi, evidentemente più sensibili, a oltre 1 km di distanza. Allo stato attuale la ricerca non sembra aver però chiarito se i piccoli volatili crepuscolari siano ostacolati da una qualche interferenza generata dai generatori, o più semplicemente si tengano a distanza dall’area in quanto soggetta (inevitabilmente) a deforestazione. Probabilmente, ma serviranno ulteriori studi per avere delle conferme, i mammiferi vengono disturbati durante le fasi di costruzione del parco, dallo stesso funzionamento delle pale (che causano forti rumori) e anche dall’illuminazione che ha un impatto negativo sugli insetti.
Soltanto qualche anno fa, una ricerca condotta da altri scienziati Finlandesi, aveva riscontrato un problema opposto. I pipistrelli non venivano allontanati dalle pale ma attratti, a seguito della presenza di insetti a loro volta sedotti dalle luci di segnalazione. A prescindere da ciò gli attuali impianti risulterebbero “potenzialmente pericolosi” per i piccoli mammiferi. Ciò non significa che i parchi eolici sono il male assoluto, anzi saranno fondamentali nella transizione ecologica appena intrapresa. Gli impianti andranno semplicemente migliorati, così da avere un impatto ridotto su tutte le specie animali.
Le pale eoliche rappresentano una minaccia per l’esistenza dei pipistrelli. Lo dimostra uno studio condotto da un team di ricercatori dell'Università di Turku e Helsinki. Posizionando dei rilevatori acustici a distanze variabili dalle turbine gli scienziati si sono resi conto che, più ci si avvicinava alle pale e meno intensa era l’attività di caccia dei pipistrelli. Secondo gli studiosi, che hanno condotto una serie di esperimenti in Finlandia, i mammiferi che popolano le foreste boreali stanno ben attenti a non avvicinarsi alle pericolose strutture. E ciò anche se accanto alle stesse vi siano ricche riserve di cibo. Ben 7 i parchi eolici presi in esame dagli scienziati, composti da generatori di altezza compresa fra i 30 e i 120 metri. I ricercatori, che hanno visto i risultati del proprio studio pubblicati sulle pagine della rivista Landscape and Urban Planning, hanno analizzato specificatamente la reazione del serotino di Nilsson (Eptesicus nilssonii), la specie più comune in Finlandia, e alcuni pipistrelli appartenenti al genere Myotis. I primi restavano a 800 metri di distanza dalle turbine mentre i secondi, evidentemente più sensibili, a oltre 1 km di distanza. Allo stato attuale la ricerca non sembra aver però chiarito se i piccoli volatili crepuscolari siano ostacolati da una qualche interferenza generata dai generatori, o più semplicemente si tengano a distanza dall’area in quanto soggetta (inevitabilmente) a deforestazione. Probabilmente, ma serviranno ulteriori studi per avere delle conferme, i mammiferi vengono disturbati durante le fasi di costruzione del parco, dallo stesso funzionamento delle pale (che causano forti rumori) e anche dall’illuminazione che ha un impatto negativo sugli insetti.
Soltanto qualche anno fa, una ricerca condotta da altri scienziati Finlandesi, aveva riscontrato un problema opposto. I pipistrelli non venivano allontanati dalle pale ma attratti, a seguito della presenza di insetti a loro volta sedotti dalle luci di segnalazione. A prescindere da ciò gli attuali impianti risulterebbero “potenzialmente pericolosi” per i piccoli mammiferi. Ciò non significa che i parchi eolici sono il male assoluto, anzi saranno fondamentali nella transizione ecologica appena intrapresa. Gli impianti andranno semplicemente migliorati, così da avere un impatto ridotto su tutte le specie animali.
Costa Smeralda Portal è il canale il sito, interattivo e multipiattaforma, promuove la destinazione
a livello globale e parla i linguaggi tipici di mondi come l'ambiente, il lusso, la moda, il design,
la cultura, la sostenibilità e l’attualità