Nelle acque dell'Area marina protetta di Miramare a Trieste, gestita dal Wwf, è stato avvistato un esemplare di pesce scoiattolo (Sargocentron spiniferum). Stando a quanto spiegato dai responsabili della Riserva è la prima osservazione di questa specie nei mari italiani. Il pesce scoiattolo, infatti, è originario dell’Oceano Atlantico. A prima vista questa specie può essere morfologicamente confusa con altri holocentridi, per cui - spiegano gli esperti - "la codifica del Dna barcoding svolgerebbe un ruolo importante nell'identificazione certa dell'esemplare, sul quale non è stato possibile fino a ora effettuare indagini e misure biometriche". Secondo l'Amp, "è molto probabile che l'arrivo dell'Holocentrus adscensionis nel Mediterraneo possa esser legato al trasporto marittimo". A facilitare il suo insediamento in luoghi anche molto distanti dalla sua zona di origine "è il prolungato periodo pelagico di pre-insediamento, che può anche superare i 50 giorni. Questo consente al pesce scoiattolo di percorrere lunghi tragitti prima di raggiungere la scogliera in cui si insedia e facilita la diffusione della sua prole ad ampio raggio. La sua proliferazione - conclude la Riserva - rischia di essere ulteriormente agevolata dal graduale riscaldamento del Mediterraneo", analogamente al Sargocentron rubrum, ovvero il pesce soldato. La specie aliena non ha importanza per la pesca commerciale ma solo per quella di sussistenza. Come evidenzia il nome scientifico, Sargocentron spiniferum, la specie è dotata di una lunga spina velenosa presente sull'opercolo branchiale. Per questo è sconsigliabile consumarne le carni. Foto Shutterstock