Il morso di queste creature è velenoso, ma il loro aspetto è così tenero che i turisti non resistono alla tentazione di fare un selfie con loro. La soluzione? Strappar via i denti ai loris lento, così da renderli inoffensivi. Una tortura senza eguali che, visto i fatturati del settore, nessuno sembra voler fermare. I loris, piccoli primati appartenenti alla famiglia dei Lorisidae, vengono resi inoffensivi attraverso una procedura particolarmente dolorosa, effettuata senza la minima cura e (manco a dirlo) e senza alcuna sedazione. Da quel momento in poi i malcapitati sono destinati allo sfruttamento, fino alla morte. Senza denti i piccoli primati non possono far più ritorno nella foresta, anche perché i denti, indispensabili per masticare il cibo, erano anche un’arma di difesa. La Wildlife Friends Foundation Thailand (WFFT) ha più volte tentato di fermare questo assurdo business, ma senza alcun risultato apprezzabile. “Ciò a cui vengono sottoposti i loris è pura malvagità – ha spiegato il WFFT -. Questi animali vengono usati, in maniera del tutto illegale, come attrazione per i turisti che pagano per scattarsi foto con loro”. E la specie è persino minacciata dal commercio illegale In sole tre generazioni, la popolazione degli slow loris è calata del 30 per cento. L’animale, infatti, è sempre più richiesto in occidente. In molti, anche in Italia, lo richiedono come animale domestico, sebbene sia “illegale detenerne uno”.