Creata in laboratorio, e uccisa appena 10 giorni dopo la nascita, perché non più utile alla scienza. La scimmia chimera creata in Cina, ottenuta fondendo cellule staminali di un macaco granchio (anche noto come macaco dalla lunga coda) con una proteina fluorescente, è servita ai ricercatori per identificare con precisione i tessuti cresciuti direttamente dalle staminali. Secondo gli scienziati la sperimentazione, che ora non manca di sollevare numerose polemiche da parte degli animalisti, consentirà in futuro di sviluppare tecniche utili per la ricerca medica e anche per la conservazione di specie in via di estinzione. E’ la prima volta che un’equipe di scienziati si spinge così in là, ottenendo la primissima nascita al mondo di un primate chimera.
L’annuncio, riportato sulle pagine della rivista scientifica Cell, ribadisce l’importanza di questa ricerca, evidenziando che il sacrificio del povero animale servirà “per combattere molte malattie neurodegenerative"
Il risultato ottenuto, ha aggiunto il coautore dello studio, Miguel Esteban, ricercatore principale presso l'Istituto di Guangzhou di Biomedicina e salute, Accademia cinese delle scienze e ricercatore presso BGI-Research Hangzhou, porterà la scienza avanti di decenni, consentendo all’uomo di intervenire a tutela di specie a rischio estinzione. Il termine chimera deriva dalle mostruose creature ibride che popolano i miti greci, ma i topi chimerici furono sviluppati negli anni ’60 e ora sono ampiamente utilizzati nella ricerca biomedica.
"I topi - ha detto l'autore senior dello studio Zhen Liu del Accademia cinese delle scienze - non riproducono molti aspetti delle malattie umane perché la loro fisiologia è troppo diversa dalla nostra. Al contrario, l'uomo e la scimmia sono vicini dal punto di vista evolutivo, quindi le malattie umane possono essere modellate più fedelmente nelle scimmie".
Le chimere uomo-animale, che contengono alcune cellule umane così come cellule di altre specie, sono più controverse. Gli scienziati hanno creato embrioni di topo parzialmente umani e nel 2021 hanno segnalato la crescita di embrioni chimerici di scimmia umana.
Gli scienziati sperano che un giorno le chimere parzialmente umane possano in qualche modo essere utili per la produzione di organi da trapianto. Ma questo crea anche preoccupazione. Sono infatti tantissimi gli scienziati che si oppongono a questo genere di sperimentazione. La creazione di una scimmia-umana, per tanti, rappresenta la linea rossa che eticamente nessuno dovrebbe mai oltrepassare. Sul caso è intervenuta anche la Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals che si è detta profondamente preoccupata per la sofferenza intrinseca degli animali. Far nascere una chimera scimmia non è stato semplice, e ha comportato la nascita e immediata soppressione di tantissimi primati non idonei alla sperimentazione.