Un'alga da non mangiare figlia del climate change: provoca perdita di sensi o morte


Jules Leon, soccorritore di mammiferi marini presso il Marine Mammal Care Center di San Pedro, utilizza una rete per salvare un leone marino della California avvelenato da acido domoico con l'aiuto di un bagnino sulla spiaggia di Los Angeles, California.
Il leone marino sarà trasportato al Marine Mammal Care Center per essere curato. Una forte risalita di acque oceaniche profonde ricche di nutrienti sta alimentando una fioritura di alghe nocive lungo la costa della California meridionale. Le alghe producono acido domoico, una neurotossina che contamina i molluschi e i piccoli pesci che si nutrono della fioritura. I mammiferi marini, compresi i leoni marini della California, possono essere avvelenati dopo aver mangiato il pesce contaminato. La tossina si accumula nel loro corpo, causando potenzialmente convulsioni, disorientamento, danni cerebrali, parto prematuro e morte. Gli scienziati del clima hanno identificato un nuovo legame tra le temperature più calde degli oceani e le alghe che producono tossine, evidenziando come il cambiamento climatico stia sconvolgendo gli ecosistemi marini. Dave Bader, responsabile delle operazioni e dell'educazione del Marine Mammal Care Center, avverte che con il continuo aumento delle temperature oceaniche, i focolai di alghe tossiche diventeranno più frequenti e gravi. Secondo Bader, l'evento di quest'anno è destinato a essere il peggiore, superando potenzialmente la fioritura del 2023 che uccise più di 1.000 leoni marini.

Jules Leon, soccorritore di mammiferi marini presso il Marine Mammal Care Center di San Pedro, utilizza una rete per salvare un leone marino della California avvelenato da acido domoico con l'aiuto di un bagnino sulla spiaggia di Los Angeles, California.
Il leone marino sarà trasportato al Marine Mammal Care Center per essere curato. Una forte risalita di acque oceaniche profonde ricche di nutrienti sta alimentando una fioritura di alghe nocive lungo la costa della California meridionale. Le alghe producono acido domoico, una neurotossina che contamina i molluschi e i piccoli pesci che si nutrono della fioritura. I mammiferi marini, compresi i leoni marini della California, possono essere avvelenati dopo aver mangiato il pesce contaminato. La tossina si accumula nel loro corpo, causando potenzialmente convulsioni, disorientamento, danni cerebrali, parto prematuro e morte. Gli scienziati del clima hanno identificato un nuovo legame tra le temperature più calde degli oceani e le alghe che producono tossine, evidenziando come il cambiamento climatico stia sconvolgendo gli ecosistemi marini. Dave Bader, responsabile delle operazioni e dell'educazione del Marine Mammal Care Center, avverte che con il continuo aumento delle temperature oceaniche, i focolai di alghe tossiche diventeranno più frequenti e gravi. Secondo Bader, l'evento di quest'anno è destinato a essere il peggiore, superando potenzialmente la fioritura del 2023 che uccise più di 1.000 leoni marini.

Jules Leon, soccorritore di mammiferi marini presso il Marine Mammal Care Center di San Pedro, utilizza una rete per salvare un leone marino della California avvelenato da acido domoico con l'aiuto di un bagnino sulla spiaggia di Los Angeles, California.
Il leone marino sarà trasportato al Marine Mammal Care Center per essere curato. Una forte risalita di acque oceaniche profonde ricche di nutrienti sta alimentando una fioritura di alghe nocive lungo la costa della California meridionale. Le alghe producono acido domoico, una neurotossina che contamina i molluschi e i piccoli pesci che si nutrono della fioritura. I mammiferi marini, compresi i leoni marini della California, possono essere avvelenati dopo aver mangiato il pesce contaminato. La tossina si accumula nel loro corpo, causando potenzialmente convulsioni, disorientamento, danni cerebrali, parto prematuro e morte. Gli scienziati del clima hanno identificato un nuovo legame tra le temperature più calde degli oceani e le alghe che producono tossine, evidenziando come il cambiamento climatico stia sconvolgendo gli ecosistemi marini. Dave Bader, responsabile delle operazioni e dell'educazione del Marine Mammal Care Center, avverte che con il continuo aumento delle temperature oceaniche, i focolai di alghe tossiche diventeranno più frequenti e gravi. Secondo Bader, l'evento di quest'anno è destinato a essere il peggiore, superando potenzialmente la fioritura del 2023 che uccise più di 1.000 leoni marini.

