L'Italia perde il primato in Europa nell'economia circolare
ROMA (ITALPRESS) - Non più primi in economia circolare com'eravamo fino all'anno scorso, maglia nera nella transizione verso un'energia pulita libera dai combustibili fossili e amica del clima. É la sintesi, decisamente negativa, del cammino "green" dell'Italia fornita dal quarto Rapporto Circonomia, il Festival dell'economia circolare e della transizione ecologica promosso in collaborazione con Legambiente, Kyoto Club, Fondazione Symbola. Il Rapporto è stato presentato presso la Sala "Gianfranco Imperatori" dell'Associazione Civita.
Malgrado questa vistosa perdita di velocità nella transizione ecologica, l'Italia rimane tra i Paesi europei più avanti nel passaggio a un'economia circolare: prima per il tasso di riciclo sul totale dei rifiuti prodotti, con prestazioni brillanti in tutti gli altri principali indicatori di circolarità dal consumo di materia per unità di Pil al tasso di utilizzo di materie prime seconde, cioè provenienti da riciclo. In questo quadro di generale eccellenza brillano particolarmente le performance di molti consorzi di filiera che gestiscono la raccolta e il riciclo di specifiche tipologie di rifiuto: su tutti il Conou, il Consorzio nazionale degli oli minerali usati, che raccoglie pressoché la totalità dell'olio usato raccoglibile e ne rigenera in il 98% in nuove basi lubrificanti (in Europa il tasso medio di rigenerazione è inferiore ai due terzi).
"Come Conou siamo davvero orgogliosi di tenere alta la bandiera dell'Italia in Europa nel settore dell'economia circolare - ha commentato Riccardo Piunti, presidente del Conou - , ancor di più alla luce di quanto emerge dall'ultimo Rapporto di Circonomia. Il nostro Consorzio, con la sua filiera di 60 aziende raccoglitrici di olio minerale usato e due di rigenerazione dislocate su tutto il territorio nazionale, contribuisce alla realizzazione dell'economia circolare come modello di sviluppo economico, trasformando un rifiuto in una risorsa".
Ma la crisi del nostro cammino "green" restituita dai dati di questo quarto Rapporto Circonomia è profonda. Crisi profonda e strutturale soprattutto nel campo della transizione energetica dalle fonti fossili - carbone, petrolio, gas - alle nuove rinnovabili - sole e vento -, decisiva per fronteggiare con efficacia la crisi climatica in atto che vede, peraltro, proprio il nostro Paese come bersaglio privilegiato. "Questo quarto Rapporto Circonomia - così nell'introduzione al Rapporto il direttore scientifico del Festival Roberto Della Seta - certifica che l'Italia, fino all'anno scorso primatista in Europa in economia circolare, cioè nella capacità di utilizzare nel modo più efficiente le risorse naturali, non è più in testa alla classifica, sorpassata dall'Olanda. Ma più del 'sorpasso' olandese, a colpire è il brusco rallentamento del cammino 'green' italiano negli ultimi anni".
(ITALPRESS).
- Foto: ufficio stampa Circonomia - ads/com