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Coppia di piccioni coperti di vernice per rivelare ad amici e parenti il sesso del nascituro, gender reveal shock a New York

C’è chi si limita a lanciare dei palloncini colorati e chi invece ha preferito catturare due piccioni per poi cospargerli di tinta. Ma questo è soltanto uno dei tanti casi documentati puntualmente dagli invitati

Roberto Zoncadi Roberto Zonca   
Il piccione rosa del gender reveal shock di New York
Il piccione rosa del gender reveal shock di New York

Organizzare una festa per annunciare ad amici e parenti l’imminente nascita di un figlio è cosa abbastanza comune anche in Italia. In diverse parti del mondo, tuttavia, i futuri genitori si sono spinti un poco oltre, organizzando dei veri e propri parti durante i quali viene annunciata non soltanto il prossimo lieto evento ma anche il sesso del nascituro. Queste feste, denominate “gender reveal”, prevedono di rivelare il sesso del neonato mostrando agli invitati un qualcosa di colore azzurro o di colore rosa. Gli invitati potrebbero esser pertanto informati con il lancio di centinaia di palloncini colorati, con il passaggio di un aereo che lascia una scia rosa o azzurra, o più banalmente con una fetta di torta servita su un piatto di uno specifico colore. L’unico limite, insomma, parrebbe la fantasia degli organizzatori, e il buon senso.

Il caso shock a New York

Quanto capitato a New York - ma non è l'unico caso - evidenzia tuttavia i rischi di lasciare a certi individui una totale autonomia. I futuri genitori, che dovevano far sapere di essere in attesa di una coppia di gemelli, nello specifico un maschio e una femmina, hanno ritenuto geniale catturare due ignari piccioni per poi coprirne uno di vernice rosa e l’altro di vernice azzurra. Una follia, che ha lasciato senza parole persino gli invitati. Alcuni dei presenti hanno immediatamente allertato le associazioni animaliste che si sono attivate per recuperare gli sfortunati pennuti.

Organizzare una festa per annunciare ad amici e parenti l’imminente nascita di un figlio è cosa abbastanza comune anche in Italia. In diverse parti del mondo, tuttavia, i futuri genitori si sono spinti un poco oltre, organizzando dei veri e propri parti durante i quali viene annunciata non soltanto il prossimo lieto evento ma anche il sesso del nascituro. Queste feste, denominate “gender reveal”, prevedono di rivelare il sesso del neonato mostrando agli invitati un qualcosa di colore azzurro o di colore rosa. Gli invitati potrebbero esser pertanto informati con il lancio di centinaia di palloncini colorati, con il passaggio di un aereo che lascia una scia rosa o azzurra, o più banalmente con una fetta di torta servita su un piatto di uno specifico colore. L’unico limite, insomma, parrebbe la fantasia degli organizzatori. Quanto capitato a New York evidenzia tuttavia i rischi di lasciare a certi individui una totale autonomia. I futuri genitori, che dovevano far sapere di essere in attesa di una coppia di gemelli, nello specifico un maschio e una femmina, hanno ritenuto geniale catturare due ignari piccioni per poi coprirne uno di vernice rosa e l’altro di vernice azzurra. Una follia, che ha lasciato senza parole persino gli invitati. Alcuni dei presenti hanno immediatamente allertato le associazioni animaliste che si sono attivate per recuperare gli sfortunati pennuti. Il volatile colorato di rosa è stato trovato al Madison Square Park di Manhattan, e dopo la cattura è stato lavato e, dopo una visita veterinaria, liberato. Il piccione azzurro, invece, dopo la cattura, è stato lavato e ricoverato. L’animale mostrava evidenti segni di malnutrizione e il gruppo no-profit Wild Bird Fund ha dovuto prendersene cura per svariati giorni. Ora, fanno sapere dalla sede dell’associazione, il pennuto è tornato libero.

Salvati dai volontari di una associazione No Profit

Il volatile colorato di rosa è stato trovato al Madison Square Park di Manhattan, e dopo la cattura è stato lavato e, dopo una visita veterinaria, liberato. Il piccione azzurro, invece, dopo la cattura, è stato lavato e ricoverato. L’animale mostrava evidenti segni di malnutrizione e il gruppo no-profit Wild Bird Fund ha dovuto prendersene cura per svariati giorni. Ora, fanno sapere dalla sede dell’associazione, il pennuto è tornato libero.

Roberto Zoncadi Roberto Zonca   
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