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Litio geotermico, le immense riserve presenti in Italia offriranno al Paese opportunità uniche

Collaborazione strategica tra Enel e Vulcan. Si parte da Cesano. Cresce anche l’interesse di Stellantis per la produzione di batterie sostenibili

di Roberto Zonca   
Foto Shutterstock
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L’Italia è ricca di depositi di litio, metallo essenziale destinato a supportare la transizione energetica. Nello specifico il nostro Paese avrebbe ingenti riserve di litio geotermico. Ciò, evidenziano una moltitudine di studi, consentirebbe all’Italia di godere di un doppio vantaggio, ambientale ed economico, perché l’estrazione potrebbe esser abbinata alla produzione di energia geotermica. L’opportunità, tuttavia, al momento è soltanto teorica, perché non esistono impianti attivi per l’estrazione. Ma sul tema non manca di certo l’interesse delle grandi industrie. Enel Green Power, ad esempio, ha già avviato una collaborazione strategica con la società tedesca Vulcan Energy, per l’estrazione del litio dai depositi di Cesano, alle porte di Roma. Qui tutti sono a conoscenza di questo tesoro, stipato a 1390 metri di profondità. Secondo le analisi effettuate nei fluidi su campioni di gas, fluidi e rocce prelevati in sito sono stati rilevate concentrazioni di litio pari a 350-380 mg/L. L’accordo siglato consentirà alle due aziende di sviluppare iniziative congiunte, e non soltanto a Cesano, ma anche in altre parti d’Italia e anche all’estero.

Accordo strategico tra Enel e Vulcan

“Accogliamo con favore l’opportunità di collaborare con Enel green power nello sviluppo del litio geotermico - ha detto Francis Wedin, amministratore delegato di Vulcan -. In qualità di maggiore produttore di energia geotermica rinnovabile in Italia, Egp è leader nel proprio settore e ha rapporti solidi e positivi nella regione. Siamo ansiosi di lavorare con Egp per offrire un contributo duraturo e sostenibile alla comunità locale”. “La geotermia è una fonte di energia rinnovabile che ha davanti a sé notevoli prospettive di sviluppo, e su cui Enel green power ha puntato con convinzione, tanto da diventarne leader mondiale - aggiunge poi Luca Solfaroli Camillocci, responsabile Enel green power e Thermal generation Italia -. Siamo particolarmente lieti di questo accordo, perché ci permetterà, lavorando al fianco di un partner di eccellenza come Vulcan, di esplorare le promettenti opportunità legate al litio geotermico e al calore della terra”.

Un tesoro che mette l'Italia tra i grandi produttori

La stretta collaborazione dei due giganti offrirà all’Italia innumerevoli opportunità, non ultima quella di diventare uno dei principali produttori di litio “sostenibile”. La Vulcan, già a fine 2021, ha siglato un accordo con Stellantis (ex Fiat) tramite il quale si impegna a fornire circa 100 mila tonnellate di idrossido di litio geotermico, provenienti dall’Alto Reno (Germania), nell’arco dei prossimi 10 anni. Il litio è indispensabile per la cosiddetta transizione energetica e sarà fondamentale per la produzione delle batterie usate sulle auto elettriche. Parallelamente alle operazioni di estrazione si potrà produrre energia geotermica. Questo consentirà di produrre idrossido di litio senza combustibili fossili, e dunque con un’impronta netta di carbonio pari a zero.

Il litio geotermico è "sostenibile"

Il nostro è un “investimento altamente strategico - ha spiegato Carlos Tavares, ceo di Stellantis - che ci consentirà di creare una catena del valore resiliente e sostenibile per la nostra produzione europea di batterie per veicoli elettrici”. Stellantis ha infatti annunciato l’obiettivo di coprire entro il 2030 il 100 per cento del mix di vendite di autovetture elettriche a batteria in Europa e il 50 per cento di autovetture e veicoli commerciali leggeri negli Stati Uniti. L’obiettivo è di quelli ambiziosi, anche perché richiede l’estrazione di tantissimo litio, gran parte del quale potrebbe provenire proprio dal geotermico.

di Roberto Zonca   
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