Alla scoperta del Maine Coon, il gatto gigante tra leggenda e realtà: le foto
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Il Maine Coon, letteralmente “procione del Maine”, è un felino noto anche come il “gigante buono”. Nonostante le sue dimensioni, la razza – una delle più antiche naturali del Nord America - risulta essere una delle più affettuose. Il suo nome deriva dal “Maine”, lo Stato della Nuova Inghilterra in cui veniva avvistato, e da “raccoon”, orsetto lavatore in inglese, per via della sua coda molto simile a quella di un procione. Molteplici sono le leggende che circondano l'origine di questo particolare gatto. Tra le più diffuse, prive di fondamento, quella che riteneva il Maine Coon il risultato di un incrocio tra una lince e un orsetto lavatore. L’assurda ipotesi contribuì comunque ad alimentare la popolarità della razza. Le origini del Maine Coon restano un piccolo mistero. La teoria più accreditata vorrebbe la razza come risultato di un incrocio tra gatti a pelo corto e gatti a pelo lungo d'oltremare. Altri ipotizzano sia un felino nel cui Dna si nascondano geni trasmessi da progenitori nordici, presumibilmente dal gatto delle foreste norvegesi. C’è tuttavia chi la pensa diversamente e riconduce l'origine del Maine Coon al periodo della colonizzazione, quando le navi dei coloni provenienti da tutto il mondo attraccarono sulle coste americane del nord-est, portando al seguito dei gatti per far strage di topi. Al di là delle origini il Maine Coon resta un gatto straordinariamente affascinante. Un esemplare adulto può raggiungere i 10 chilogrammi di peso (massimo 7 per la femmina). Dotato di un corpo grande, lungo e muscoloso, è caratterizzato da mantello lucido, pesante e resistente all'acqua, diverso da qualsiasi altra razza. Occhi e orecchie sono anche questi grandi, per migliorare vista e udito, utili nella caccia ma anche per sfuggire ai predatori. Il Maine Coon, benché abituato a vivere all'aria aperta, si adatta anche alla vita in casa. Con il suo carattere, attivo e curioso, è l’ideale per anziani e bambini. Gli esemplari appartenenti a questa razza, infatti, raramente (praticamente mai) graffiano o si dimostrano ostili. Foto Imgur, Instagram e Reddit
Il Maine Coon, letteralmente “procione del Maine”, è un felino noto anche come il “gigante buono”. Nonostante le sue dimensioni, la razza – una delle più antiche naturali del Nord America - risulta essere una delle più affettuose. Il suo nome deriva dal “Maine”, lo Stato della Nuova Inghilterra in cui veniva avvistato, e da “raccoon”, orsetto lavatore in inglese, per via della sua coda molto simile a quella di un procione. Molteplici sono le leggende che circondano l'origine di questo particolare gatto. Tra le più diffuse, prive di fondamento, quella che riteneva il Maine Coon il risultato di un incrocio tra una lince e un orsetto lavatore. L’assurda ipotesi contribuì comunque ad alimentare la popolarità della razza. Le origini del Maine Coon restano un piccolo mistero. La teoria più accreditata vorrebbe la razza come risultato di un incrocio tra gatti a pelo corto e gatti a pelo lungo d'oltremare. Altri ipotizzano sia un felino nel cui Dna si nascondano geni trasmessi da progenitori nordici, presumibilmente dal gatto delle foreste norvegesi. C’è tuttavia chi la pensa diversamente e riconduce l'origine del Maine Coon al periodo della colonizzazione, quando le navi dei coloni provenienti da tutto il mondo attraccarono sulle coste americane del nord-est, portando al seguito dei gatti per far strage di topi. Al di là delle origini il Maine Coon resta un gatto straordinariamente affascinante. Un esemplare adulto può raggiungere i 10 chilogrammi di peso (massimo 7 per la femmina). Dotato di un corpo grande, lungo e muscoloso, è caratterizzato da mantello lucido, pesante e resistente all'acqua, diverso da qualsiasi altra razza. Occhi e orecchie sono anche questi grandi, per migliorare vista e udito, utili nella caccia ma anche per sfuggire ai predatori. Il Maine Coon, benché abituato a vivere all'aria aperta, si adatta anche alla vita in casa. Con il suo carattere, attivo e curioso, è l’ideale per anziani e bambini. Gli esemplari appartenenti a questa razza, infatti, raramente (praticamente mai) graffiano o si dimostrano ostili. Foto Imgur, Instagram e Reddit
Il Maine Coon, letteralmente “procione del Maine”, è un felino noto anche come il “gigante buono”. Nonostante le sue dimensioni, la razza – una delle più antiche naturali del Nord America - risulta essere una delle più affettuose. Il suo nome deriva dal “Maine”, lo Stato della Nuova Inghilterra in cui veniva avvistato, e da “raccoon”, orsetto lavatore in inglese, per via della sua coda molto simile a quella di un procione. Molteplici sono le leggende che circondano l'origine di questo particolare gatto. Tra le più diffuse, prive di fondamento, quella che riteneva il Maine Coon il risultato di un incrocio tra una lince e un orsetto lavatore. L’assurda ipotesi contribuì comunque ad alimentare la popolarità della razza. Le origini del Maine Coon restano un piccolo mistero. La teoria più accreditata vorrebbe la razza come risultato di un incrocio tra gatti a pelo corto e gatti a pelo lungo d'oltremare. Altri ipotizzano sia un felino nel cui Dna si nascondano geni trasmessi da progenitori nordici, presumibilmente dal gatto delle foreste norvegesi. C’è tuttavia chi la pensa diversamente e riconduce l'origine del Maine Coon al periodo della colonizzazione, quando le navi dei coloni provenienti da tutto il mondo attraccarono sulle coste americane del nord-est, portando al seguito dei gatti per far strage di topi. Al di là delle origini il Maine Coon resta un gatto straordinariamente affascinante. Un esemplare adulto può raggiungere i 10 chilogrammi di peso (massimo 7 per la femmina). Dotato di un corpo grande, lungo e muscoloso, è caratterizzato da mantello lucido, pesante e resistente all'acqua, diverso da qualsiasi altra razza. Occhi e orecchie sono anche questi grandi, per migliorare vista e udito, utili nella caccia ma anche per sfuggire ai predatori. Il Maine Coon, benché abituato a vivere all'aria aperta, si adatta anche alla vita in casa. Con il suo carattere, attivo e curioso, è l’ideale per anziani e bambini. Gli esemplari appartenenti a questa razza, infatti, raramente (praticamente mai) graffiano o si dimostrano ostili. Foto Imgur, Instagram e Reddit
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